
Terremoto in Romagna: scuole chiuse a Ravenna, dal nido alla università (foto Ansa)

RAVENNA – Scuole chiuse a Ravenna oggi, martedì 15 gennaio, in seguito al terremoto di magnitudo 4.6 della scala Richter che ha colpito la costa della Romagna nella notte tra lunedì e martedì.
Il Comune di Ravenna ha deciso che, in via precauzionale, le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse. Al momento si segnalano danni solo di lieve entità e non sono pervenute richieste di soccorso, ma verifiche strutturali sono in corso sulle situazioni segnalate. Nel corso della giornata verranno effettuati controlli su tutti i circa 90 plessi scolastici del territorio comunale.
“Abbiamo ponderato, ma abbiamo preso la decisione di chiudere tutte le scuole di ogni ordine e grado, dagli asili nidi all’università. Questo perché l’evento sismico è stato di una gravità importante. E perché prima di far entrare i nostri bambini e i nostri ragazzi all’interno delle nostre scuole vogliamo avere la certezza che vengano fatti tutti i controlli necessari a far sì che siano in totale e assoluta sicurezza”, ha spiegato in un videomessaggio diffuso nella notte il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, dopo il terremoto di magnitudo 4.6 che ha colpito la Romagna.
“Sappiamo – ha aggiunto – che questa decisione può creare qualche disagio nelle famiglie, qualche difficoltà a conciliare il lavoro e il fatto di avere i figli a casa, però la loro sicurezza e incolumità vengono prima di qualsiasi disagio. Vi chiediamo comprensione, queste sono le ragioni che ci hanno portato a operare questa scelta. Eseguiti tutti i controlli daremo puntuali informazioni sull’esito e sullo stato di tutti i principali edifici del nostro territorio”.
Il terremoto è stato registrato pochi minuti dopo la mezzanotte con epicentro sulla costa romagnola, a 11 chilometri ad est di Ravenna. La scossa è stata avvertita anche a Bologna, nelle Marche e nel Veneto. Mezz’ora dopo una replica di minore intensità: 3.0, con epicentro stavolta a 9 chilometri da Cervia.
Molte persone, impaurite, hanno abbandonato le case e sono scese in strade. Immediatamente si sono attivati vigili del fuoco e protezione civile. Il Comune di Cervia ha disposto, in via cautelativa, sopralluoghi in tutte le scuole comunali.
Il terremoto è avvenuto in un’area di una zona considerata ad alta pericolosità sismica, spiega l’Ingv. La sismicità storica dell’area non riporta eventi significativi dove si è verificata la scossa, ma nelle aree circostanti si sono avuti terremoti superiori a magnitudo 5. Se si osserva invece la storia sismica della città di Ravenna, diversi terremoti hanno prodotto intensità pari o superiori al sesto grado della scala Mercalli-Cancani-Sieberg (Mcs), quindi al di sopra della soglia che produce danno agli edifici. La massima intensità storica, pari al settimo-ottavo grado, si è avuta in occasione del terremoto del 22 giugno del 1620.
