ROMA – Dopo gli attacchi in Francia e Germania sale il livello di allerta anche in Italia per il terrorismo. Le questure sono mobilitate per controlli più approfonditi sul territorio e per verificare la presenza di eventuali sospetti jihadisti soprattutto nei contesti più periferici, luogo ideale per chi predica l’islam radicale. E così, come riporta il Corriere della Sera, è stato invece deciso di monitorare ulteriormente “i contesti di degrado urbano dove l’azione di uno straniero può trovare origine e sostegno”.
E dunque dovranno essere controllati e rimossi tutti gli insediamenti abusivi e si dovranno effettuare “bonifiche negli stabili abbandonati, i container e i tutti i luoghi dove potrebbe trovare rifugio chi ha deciso di sottrarsi ai circuiti del controllo e dell’identificazione”.
Ma nel mirino dei controlli ci sono anche le chiese, soprattutto dopo l’attacco nella a Rouen. Attenzione forte anche su bar, ristoranti e teatri: “Il target e il modo di operare dei terroristi è radicalmente cambiato, visto che l’attacco non viene sempre indirizzato verso obiettivi “istituzionali” o contro coloro che rappresentano lo Stato, ma rivolto ai luoghi di aggregazione delle persone. E questo anche tenendo conto che l’aggressione può essere proficuamente portata senza l’utilizzo di particolari mezzi di offesa e ottenendo un grande risalto mediatico che genera nei cittadini un diffuso senso di insicurezza”, spiegano le disposizioni del Viminale riportate dal Corriere. Ma anche le spiagge sono diventate un obiettivo sensibile.
Nella circolare del Viminale dello scorso 15 luglio, come riporta il Secolo XIX, si individuano le strategie per favorire tra le forze dell’ordine la “sensibilizzazione di misure di prevenzione e di un’accurata ricognizione degli obiettivi sensibili con particolare riguardo a quelli turistici”. Spiagge e litorali sono dunque sotto stretto controllo.