ROMA – Risolto il giallo delle 18 teste umane accuratamente conservate in un carico fermato dagli agenti della dogana all’aeroporto internazionale O’Hare di Chicago, negli Stati Uniti. Le teste erano state ‘utilizzate’ per la ricerca scientifica in occasione di un congresso mondiale svoltosi a Roma.
Le teste erano arrivate proprio dagli Usa e introdotte regolarmente a Roma diverse settimane fa, per essere utilizzate in una serie di test effettuati in occasione di un congresso internazionale e un corso pratico su materiale anatomico.
”Questo congresso di neurochirurgia, chirurgia maxillofacciale e otorinolaringoiatria si e’ svolto dal 5 al 7 dicembre scorsi per la prima volta a Roma e al San Camillo, con la partecipazione di studiosi giapponesi, americani e italiani – , ha spiegato il direttore generale dell’ospedale San Camillo, Aldo Morrone, contattato in Etiopia dove si trova per l’apertura di un ospedale – Il workshop era basato sul ‘basicranio’, una nuova tecnica di intervento per l’asportazione di tumori e la cura di traumi cranici. Dopo i test e le prove il materiale e’ stato restituito agli Usa. So che ci sono stati dei problemi con qualche documento in aeroporto a Chicago, ma la cosa dovrebbe essere stata risolta”.
Al congresso aveva partecipato uno degli stessi padri fondatori della disciplina, Takanori Fukushima della Duke University del North Carolina.