
TEZZE SUL BRENTA (VICENZA) – GenteĀ armata di badili, scope, bastoni, zappeĀ e altri oggetti contundenti. Tutti contro di lui, Kushtrim Hajzeraj, kosovaro di 31 anni, accerchiato daĀ almeno una sessantina di personeĀ accorse a intrappolare il ladro, rifugiatosi sul tetto di un capannone in via dell’Aeronautica, a Tezze sul Brenta (Vicenza).Ā Poco prima della mezzanotte di giovedƬ alcuni che passavano in bici hanno notato luci accese nel laboratorio dei loro vicini.Ā Una cosa inusuale, cosƬ hanno avvertito i fratelli, i quali sono andati subito a vedere e hanno trovato il portone aperto, con il lucchetto spaccato.
Claudio Strati per Il Gazzettino racconta:
Da dentro hanno poiĀ sentito passi sul tettodell’edificio.Ā Cos’era accaduto? Uno o più ladri si erano introdotti nell’azienda, con effrazione dell’infisso spaccando una porzione di plexiglass, avevanoprelevato dai banchi da lavoro vari utensili, un trapano, due smerigliatrici, un caricabatterie per auto, una saldatrice, del valore complessivo di circa 800 euro, e li avevano sistemati vicino all’uscita, pronti per poi portarseli via.
Gli Ambrosi hanno chiamato i carabinieri della Compagnia di Bassano, prontamente intervenuti, ma intantoĀ ĆØ sceso in strada mezzo paese. La gente ha accerchiato il vecchio maglio. Sul tetto si era rifugiato un uomo, che restavaĀ accovacciato e si spostava ogni tantoĀ per non farsi vedere, ma che era ben visibile. “Ho anche caricato sulle spalle un carabiniere perchĆØ potesse vederlo meglio – spiega Alessandro Cervellin, uno dei tedaroti scesi in strada per la caccia al ladro – secondo noiĀ quello era il palo, mentre i compliciĀ se l’erano filata. Non voleva assolutamente scendere, non voleva farsi guardare in faccia, abbiamo pensatoĀ che fosse uno del paese. Anche perchĆ© quando il carabiniere gli ha dato l’altolĆ intimandogli di scendere, ha risposto in dialetto veneto: “AndĆØ via, se no no vegno xo“. E’ andata avanti cosƬ per parecchio tempo, quello diceva che se non si portava via la gente non sarebbe sceso, poiĀ i carabinieri hanno fatto allontanare le personeĀ e allora, con le scale appoggiate al tetto dai vigili del fuoco, l’uomo ĆØ sceso ed ĆØ stato arrestato. TenevaĀ la maglietta sopra la faccia, nessuno lo ha potuto riconoscere”.Ā
Ci sono stati anche momenti drammatici, perchĆØ mentre i carabinieri volevano andare a prenderlo l’uomo, sentitosi braccato, haĀ minacciato di buttarsiĀ di sotto. “Inoltre – prosegue Cervellin – mentre si spostava sul tetto, dove molti coppi sono “cotti” per il caldo della fornace, si temeva che potesse sprofondare e cadere giù di brutto”.Ā In ogni caso l’ “abbraccio” dei carabinieri ĆØ stato alla fineĀ preferibile per il 31 enne. Incontrarsi con la gente del posto non sarebbe stato altrettanto confortevole. Dissuaso dai suoi propositi, Hajzeraj ĆØ stato arrestato e accompagnato in caserma, dove ĆØ stato trattenuto in attesa dell’udienza di convalida svoltasi questa mattina a Vicenza. Nessuna traccia invece degli eventuali complici che la gente del posto riteneva potessero essere scappati. Secondo i carabinieri l’uomoĀ ha agito da soloĀ e si ĆØ rifugiato sul tetto quando si ĆØ reso conto di non poter sfuggire alla morsa dei cittadini e dei militari.
