Un alpinista bergamasco è morto durante una scalata sull’Himalaya. La vittima di questa ennesima tragedia della montagna, di cui non si conoscono ancora i particolari, è Roby Piantoni, di 32 anni, di Colere (Bergamo), partito a metà settembre insieme ad altri due alpinisti bergamaschi, Marco Astori e Yuri Parimbelli, con l’obiettivo di aprire una nuova via sulla parete sud dello Shisha Pangma, una delle più alte e difficili montagne del Tibet.
Le ultime notizie di Piantoni risalgono a martedi scorso quando sul suo sito aveva scritto di essere stato costretto ad abbandonare l’impresa a causa del forte vento. Anche il padre di Piantoni aveva perso la vita in montagna, durante una spedizione in Sud America.
Spiegando la regioni che lo avevano spinto a fare l’alpinista, il giovane bergamasco aveva detto che ognuno ha dei sogni nel cassetto. Il suo sogno, maturata sin da bambino, era quello di andare in montagna e salire sempre più in alto.
Il rientro di Piantoni e dei suoi due campagni era previsto per la fine di questo mese di ottobre.