ROMA – Un ticket da pagare anche per ottenere una protesi, o degli ausili per i diabetici e alimenti per celiaci. Ticket che varierà a seconda del reddito. Questa l’ipotesi contenuta nella bozza di documento per il Patto sulla salute messo a punto dai tecnici delle Regioni. Nella bozza si affronta anche il nodo della spesa farmaceutica, con la proposta di misure per arrivare al taglio di un miliardo delle spese.
L’dea è quella di ”modulare i tetti della farmaceutica ospedaliera e territoriale in modo tale che il ripiano di 1 miliardo di euro sia ripartito per 2/3 sulla spesa farmaceutica territoriale e per 1/3 sulla spesa farmaceutica ospedaliera”.
Le ipotesi circolate relative alle bozze allo studio delle regioni raccolgono al momento il parere negativo del sindacato dei medici dirigenti Anaao-Assomed, soprattutto in relazione al ”metodo di lavoro”: ”Abbiamo chiesto più volte al ministro Balduzzi e al presidente della Conferenza delle regioni Errani di essere ricevuti e ascoltati – commenta il segretario nazionale Costantino Troise – poichè è singolare concordare un nuovo Patto per la salute senza interpellare i medici, parte fondamentale del sistema. Si tratta di una questione di metodo. Noi – sottolinea Troise – siamo infatti parte della soluzione”.
Non sono le uniche novità però. L’esenzione scattata a 70 anni e non a 65 come ora (la maggiore aspettativa di vita non conta solo per le pensioni). La Conferenza delle Regioni disegna quindi il nuovo volto della sanità pubblica: tetto alle spese, circoscrizione dell’area di esenzione, tasse di scopo per finanziarla, ticket crescenti al crescere della tariffa. La sintonia, riguardo l’attenzione ai bilanci e alla progressività economica nell’erogazione dei servizi, tra governo e regioni, braccio esecutivo e finanziario della sanità, è quasi totale.
Quasi perché nel documento si dice no al ticket sui ricoveri ospedalieri, misura rilanciata anche dal ministro Balduzzi ma giudicata troppo impopolare rispetto al gettito stimato. Anche in considerazione dei tagli che la manovra ha inferto: 8 miliardi dalle ultime finanziarie che diventano 17 secondo le regioni se calcolati sul fabbisogno sanitario da qui a fine 2014. Anche il superticket su visite e analisi non piace alle Regioni.
Pieno accordo invece sulle tasse di scopo per finanziare le aziende sanitarie locali: tasse maggiorate su alcolici e sigarette, insieme alla novità dell’imposta sul junk-food (cibo spazzatura) che crea obesi e nuovi malati. Sui farmaci si va verso l’estensione del ticket sulle singole confezioni già applicato in diverse regioni, con un limite di spesa per ciascuna ricetta. I ticket non saranno più uguali per tutti: si terrà conto di fasce di reddito, composizione familiare, presenza di anziani e persone non autosufficienti a carico. Ma chi prima non lo pagava adesso dovrà farlo.