Torino: il clochard morto per il freddo aveva un posto letto

Aveva un posto letto al caldo il clochard morto di freddo a Torino nella centralissima ed elegante piazza Cln. Ha quindi scelto lui stesso autonomamente di mettersi a dormire sotto i portici incurante delle temperature rigide. Sergio Manunza – si è saputo in domenica sera – era inserito in un programma personale di recupero e dormiva generalmente in una struttura residenziale del Comune.

Ha deciso di non andare nella struttura e purtroppo non è stato neppure ”recuperato” dal personale del pulmino Boa, un servizio notturno predisposto dal Comune proprio per portare aiuti ai senzatetto e per trasportarli direttamente nelle strutture di assistenza comunali o anche presso altre strutture messe a disposizione da enti privati e di volontari.

”In tutto a Torino ci sono 1.200 posti – ha ricordato l’assessore comunale all’ Assistenza, Marco Borgione – e neppure tutti occupati. Nella nuova struttura della Pellerina, che ha 104 posti, la scorsa notte, per esempio, c’erano diversi posti letto a disposizione”.

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Alessandro Avico