Torino dichiara guerra al modello imperante della taglia zero e lancia una campagna contro l’anoressia per promuovere un’equilibrata immagine della donna.
La novità che il Comune si prepara a introdurre sarà uno speciale “bollino blu” destinato ai negozi d’abbigliamento pronti a mettere in vendita – e soprattutto in vetrina – non solo taglie 38, 40 e 42, ma anche abiti sopra la 44.
L’iniziativa diventerà realtà con le prossime collezioni primavera-estate.
Secondo il Comune di Torino, «il “bollino blu” ha un valore didattico, perché certi modelli di magrezza rischiano di influenzare sempre più le giovani generazioni, alle quali dobbiamo insegnare invece che si può vivere e godersi la vita senza punire il proprio corpo a causa di uno stereotipo».
Certo, una taglia 38-40 in vetrina non basta, da sola, a scatenare l’anoressia: «Ma per una ragazzina non magrissima, o anche solo in leggero sovrappeso, continuare a sentirsi dire dalle commesse di certi negozi “Tu vesti sopra la 42, qui per te non c’è nulla, devi andare in un negozio di taglie forti” può diventare causa scatenante di malattia, dove c’è già un terreno fertile».
La notizia del “bollino blu”, neanche a farlo apposta, arriva a pochi giorni dall’intervista shock rilasciata da Kate Moss al quotidiano “Sun” di Londra, in cui la top-model più famosa (e pagata) d’Inghilterra ha dichiarato: «Niente ha un sapore così buono come la sensazione della magrezza». Definendolo, tra l’altro, uno dei propri motti.
Una “battuta”, secondo l’indossatrice, che genitori, medici, media e politici non hanno però trovato divertente. E che ha subito scatenato la polemica da un lato e dall’altro della Manica.
«Nel Regno Unito un milione di persone è affetto da gravi disturbi alimentari – hanno tuonato le associazione che combattono l’anoressia – La Moss non si rende conto di quanto pericolosi siano certi slogan: i giovani affetti da disturbi alimentari trovano già difficile combatterli, anche senza battute come questa».
Per evitare però di cadere nell’eccesso opposto e di mostrarsi troppo indulgente verso l’obesità, il Comune di Torino ha deciso che, dopo la campagna contro l’“extra-small” a qualsiasi costo, sarà la volta di quella contro i chili di troppo, altrettanto pericolosi per la salute delle giovani generazioni.
