TORINO – Morire a 15 anni, per una tragica fatalita', mentre fugge da un'improvvisa tempesta di vento e pioggia verso un portone per ripararsi, raggiunta alla gola da un frammento della vetrata mandata in frantumi, probabilmente proprio da un colpo di vento: e' morta cosi', in serata, a Torino, Giorgia G., di 15 anni, di San Gillio (Torino). Una tragedia che si e' consumata prima nel cortile di un palazzo di sette piani, alla periferia nord di Torino, in corso Cincinnato; e, poi, in uno strazio infinito, nell'ospedale Maria Vittoria, dove la ragazza e' stata portata in un disperato tentativo di strapparla alla morte.
Mentre i medici la operavano e tentavano di suturare il taglio che un maledetto frammento di vetro le aveva fatto alla gola, proprio alla giugulare, in ospedale sono arrivati i coetanei con i quali aveva giocato fino a pochi minuti prima. Si erano fatti accompagnare per stare vicino alla loro amichetta. Quando sono arrivati, sono stati travolti dal dolore della sua morte.
La stessa tragedia si e' abbattuta, sempre in ospedale, sulla mamma della bambina: la povera donna, giunta di corsa da San Gillio, un minuscolo paese di duemila abitanti a pochi chilometri a Nord-Ovest di Torino, dove Giorgia viveva, non ha retto allo shock e si e' sentita male. I medici hanno dovuto soccorrere anche lei. E poi il dolore straziante, con momenti di forte tensione, fuori dall'ospedale, fra i parenti e gli amici di Giorgia e gli operatori sanitari del 118, accusati di essere arrivati in ritardo. Sono dovuti intervenire i Carabinieri per separare i due gruppi ed evitare il peggio.
Giorgia ha incontrato il suo destino in un pugno di secondi. Stava giocando, nel cortile del palazzo, con i suoi coetanei, alcuni dei quali amici di famiglia. La bufera e' arrivata improvvisa: scrosci violenti di acqua e grandine, raffiche di vento da spostare tutto e tutti. La ragazzina – hanno raccontato gli amici ai Carabinieri della Compagnia Oltre Dora di Torino, guidati dal capitano Luigi Isacchini – e' corsa verso quello che le e' apparso il rifugio sicuro piu' vicino. Il portone del palazzo era aperto e lei ha tentato di entrare. E' stato un attimo. Il portone si e' chiuso, forse per una raffica di vento, velocissimo e violento. E' stato un tutt'uno con un terribile boato. La vetrata e' andata in frantumi e un frammento, trasformato in proiettile, sulla sua traiettoria ha incrociato la vita di Giorgia.
