Torino, la protesta degli ambulanti: "Stiamo morendo di fame. Tra un po' le catene le metteremo al collo" (foto Ansa)
Gli ambulanti di Porta Palazzo, il mercato torinese più grande d’Europa, costretti a non lavorare per le norme della zona rossa, si sono incatenati questa mattina dove di solito montano i loro banchi.
“Devono farci lavorare, perché stiamo morendo di fame”, è l’appello di Giancarlo Nardozzi, presidente nazionale del sindacato Goia, Gruppo Organizzato di Imprese Autonome, che già ieri mattina ha manifestato davanti alla Prefettura di Torino. “Vogliamo tornare a lavorare – dice – il governo deve fare qualcosa, non possiamo andare avanti così”.
“Tra un po’ queste catene ce le mettiamo qui”, dice disperata una delle ambulanti stringendo la catena fino all’altezza del collo e simulando un’impiccagione.
“Voglio appellarmi a chi ha un lavoro sicuro: mettetevi nei nostri panni, il vostro datore di lavoro vi dice che non avete più lavoro, che dovete stare a casa. Come reagite? Per chi ha affitti, mutui. Cosa provereste?”, urla la donna.
“Noi abbiamo tantissime spese – spiega – Mettetevi nei nostri panni e cercate di capire cosa può provare una donna o una famiglia che viene costretta a non lavorare. Molti ambulanti si sono rassegnati o non hanno i soldi per la benzina o l’assicurazione per venire fino a lì. Non è uno scherzo il nostro, è una cosa seria”.