Torino, morto Paolo Pilla: ascoltato a lungo amico-socio

TORINO – E' stato ascoltato fino a notte inoltrata, dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Torino, Andrea, amico di vecchia data e socio in un'azienda di consulenze informatiche di Paolo Pilla, il tecnico informatico trovato sepolto, dopo essere stato ucciso con un colpo alla testa, nei boschi di Rivalba (Torino). Gli investigatori, tuttavia, mantengono il piu' stretto riserbo. Stanno raccogliendo testimonianze e ricostruendo il passato dell'uomo. Finora dalle indagini effettuate e' emerso che la vittima e la sua ex convivente, Emanuela Pulizzi, 36 anni, si erano denunciati reciprocamente. Lei lo aveva accusato di stalking, lui di abbandono di minore in quanto era andata in vacanza in Egitto lasciando il loro figlio di 3 anni a una amica. Recentemente, tuttavia, gli screzi si sarebbero appianati, tant'e' che e' stata proprio lei a mettersi in cerca dell'ex compagno scomparso, ritrovandone poi il cadavere. Il primo consulto medico-legale sul corpo, effettuato da Stefano Ricciardelli, ha stabilito con certezza che la morte e' avvenuta per effetto di uno o piu' colpi alla testa inferti con un corpo contundente. Il cadavere sarebbe poi stato sepolto in tutta fretta, in una fossa profonda soltanto 20 centimetri, utilizzando il badile ritrovato dagli investigatori sul luogo della sepoltura senza tracce di sangue. Ad avvallare l'ipotesi di gesto improvvisato il fatto che dalla fossa spuntassero lembi degli abiti della vittima che hanno consentito il suo ritrovamento. Paolo Pilla indossava una t-shirt bianca, dei pantaloni di tuta da ginnastica e guanti da lavoro. Secondo la madre Agata, non si tratterebbe degli stessi vestiti con i quali era uscito di casa sabato pomeriggio. E' probabile – sostengono gli investigatori – che questi si trovino nella vettura della vittima, una Peugeot 206, di colore rosso, che ancora non e' stata ritrovata. Da verificare ancora la testimonianza per cui Pilla sarebbe stato visto da alcuni vicini di casa del rustico di Rivalba, che aveva acquistato ad un'asta fallimentare lo scorso inverno, insieme a due persone sconosciute, che si sarebbero poi allontanate a tutta velocita' su un'autovettura di colore chiaro. Le indagini dei carabinieri procedono dunque a tutto campo senza esclusione di ipotesi. .

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