TORINO – Si chiama Spo.t ed è lo sportello, inaugurato il 16 aprile a Torino per essere a disposizione delle persone transessuali e transgender che hanno bisogno di aiuto nel processo di cambio di sesso. A dargli vita sono 15 volontari, quasi tutti transessuali, che, in mese, hanno già ricevuto undici richieste di “presa in carico” da parte di altrettanti trans per problemi psicologi, personali o anche concreti, come la ricerca di un lavoro o di una casa.
“Con questo sportello – ha detto Vladimir Luxuria – tanti trans sentiranno che almeno c’è qualcuno disposti ad ascoltarli. Bisognerebbe che iniziative del genere fossero realizzate in tante città italiane”. Per il momento c’è un’esperienza analoga a Bologna, con un vero e proprio consultorio per transessuali; altre stanno prendendo corpo a Roma e Verona.
“Rispondono a una domanda reale di una fetta, se pur piccola, di popolazione italiana”, ha spiegato Christian Ballarin del Circolo Maurice, che sostiene l’iniziativa. Lo sportello collabora con i servizi del Comune di Torino, con i centri per l’impiego, con i centri sociali e con varie associazioni che operano in città. Ha il sostegno della Gtt (Gruppo Torinese Trasporti) che ha offerto la possibilità di farlo conoscere con locandine sui tram e sui bus e con un bus che verrà completamente rivestito con la pubblicità di Spo.t.
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