Una svastica disegnata con lo spray di vernice nera sulla lapide intitolata a Tina Anselmi, partigiana e prima donna ad avere ricoperto la carica di ministro nella Repubblica Italiana. La lapide si trova a Torino, nel giardino di via San Marino che dallo scorso aprile è intitolato alla Anselmi.
“Bisogna essere dei vigliacchi e degli ignoranti per imbrattare con il simbolo del male assoluto la targa a Mirafiori Nord di una donna mite e coraggiosa come Tina Anselmi. Vergognatevi”, è il commento di Luca Rolandi, presidente della Circoscrizione 2, dove ricade il giardino di via San Marino.
Anselmi è morta nel 2016 all’età di 89 anni: alla cerimonia di intitolazione dell’area verde, lo scorso aprile, erano presenti la vicesindaca, Michela Favaro, la presidente del consiglio comunale, Maria Grazia Grippo, e la nipote Valentina Magrin.
“Oggi con un gesto vile, viene lesa la memoria, il ricordo, di Tina Anselmi”, commenta su Facebook la vicesindaca di Torino Michela Favaro.
“Il 22 aprile abbiamo intitolato a lei il Giardino a Mirafiori Nord – ha aggiunto – Grazie a persone come lei l’Italia è un Paese libero e su questi valori e principi dobbiamo vigilare quotidianamente”.
“Uno sfregio alla memoria di una delle madri costituenti simbolo dell’Italia repubblicana e antifascista”, afferma la vicepresidente del Senato e responsabile Giustizia del Pd Anna Rossomando.
“Forse era questo l’intento ma nessuno può scalfire ciò che per l’Italia è stata ed è Tina Anselmi. Per questo ricordando una sua frase esemplare “Capii che per cambiare il mondo bisognava esserci”, ci saremo con ancora più convinzione e determinazione a difesa dei valori fondanti della Costituzione che Tina Anselmi ha contribuito a scrivere”.
Tina Anselmi è stata una partigiana e la prima donna a diventare ministro in Italia: fu nominata nel luglio del 1976 titolare del dicastero del Lavoro e della previdenza sociale in un governo presieduto da Giulio Andreotti.
Eletta più volte parlamentare della Democrazia Cristiana è stata anche ministro della Sanità nel quarto e quinto governo Andreotti e legò il suo nome alla riforma che introdusse il Servizio Sanitario Nazionale. Nel 1981, nel corso dell’ottava legislatura, fu nominata presidente della Commissione d’inchiesta sulla loggia massonica P2, che terminò i lavori nel 1985.