AVELLINO – Sarà l'autopsia a chiarire se il decesso di una anziana paziente, da alcune settimane ricoverata all'Ospedale ''San Giuseppe Moscati'' di Avellino, possa essere collegato alla variante umana della Creutzfeldt-Jakob, la malattia umana legata al consumo di carne di animali infetti ammalati di Bse (il cosiddetto morbo della mucca pazza). Le condizioni di Elena Carraturo, 73 anni, si erano improvvisamente aggravate nel pomeriggio di ieri, inutili si sono rivelate cure e terapie a cui la donna era stata sottoposta dai medici del reparto di malattie infettive dell'ospedale avellinese.
L'autopsia verrà effettuata presso l'Ospedale ''Perrino'' di Brindisi, uno dei pochi centri sanitari presenti nel Mezzogiorno dove è possibile accertare post mortem i casi di Bse. Dal canto loro, le autorità sanitarie irpine e l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, diretto dal dottor Antonio Limone, chiariscono che non esiste alcun allarme contagio per i familiari e la popolazione. Secondo una possibile ipotesi, la donna, che lascia marito e due figli, potrebbe essere stata colpita da una variante del morbo, la cosiddetta encefalite da prione che ha aggredito il sistema nervoso dopo il consumo di carne infetta che potrebbe essere avvenuto anche moltissimi anni fa.