Tornano i lupi in Lunigiana e fanno strage di pecore: lo denunciano gli allevatori del rinomato agnello di Zeri e la Coldiretti provinciale che hanno tenuto un incontro per decidere il da farsi.
La riunione, alla quale hanno preso parte il presidente provinciale di Coldiretti Vincenzo Tongiani, l’assessore all’agricoltura provinciale Domenico Ceccotti, il presidente della Comunità montana della Lunigiana Paolo Bissoli, il sindaco di Zeri Davide Filippelli, oltre ai rappresentanti del Consorzio di tutela e al dirigente della Regione Toscana responsabile delle calamità naturali e animali predatori, Giovanni Piscolla.
Piscolla ha ribadito che “il Governo regionale non ha mai stanziato finanziamenti per la reintroduzione della specie lupo, e ha già provato ad intervenire direttamente in sede di Comunità europea per limitare la presenza dei lupi senza però esito”, attivandosi nel frattempo, “con contributi per 800 mila euro, attraverso la legge regionale 25, per finanziare oltre alle assicurazioni agevolate le misure di recinzione e prevenzione contro i lupi”.
Per ogni lupo “presunto e colpevole” nell’Appennino la Regione ha destinato 4 mila euro “pur ferma la consapevolezza ha spiegato il dirigente regionale – che gli indennizzi non riparano il danno sociale”.
C’è comunque l’impegno, da parte del governo centrale della Toscana, di arrivare alla fonte del problema cercando di ottenere almeno “la cattura delle specie ibride che stanno spopolando in Lunigiana”.