ROMA, 10 GIU – Anche se i maturandi confidano nelle capacità di qualche hacker (la speranza e’ ultima a morire) il debutto, quest’anno, del ‘plico telematico’ per le prove scritte della Maturita’ segna il tramonto delle tracce taroccate che, puntuali, alla vigilia dell’esame di Stato, compaiono sul web per la gioia, e l’illusione, di tanti candidati.
Dal ministero assicurano che non ci sono rischi di hacking e fuga di notizie. ”Attraverso l’operazione delle tracce on line chiudiamo il Millennio precedente. L’esame di maturità con centinaia di migliaia di buste spostate per l’Italia dal ministero, ai carabinieri, poi alle scuole, non ci sarà più. Il plico informatico che sara’ trasmesso – ha ribadito anche oggi Francesco Profumo – potrà essere aperto solo con una chiave elettronica il 20 giugno (giorno della prima prova scritta, ndr)”. E le tracce viaggeranno sulla rete ”blindatissime”, con una ”tecnologia militare”. Di certo pero’ nulla potra’ mandare in pensione lo sport preferito dei maturandi nei giorni che precedono il temuto appuntamento: il toto-tema.
IL FALSO MITO DELLE TRACCE IN ANTICIPO – Puntuali, ogni anno, con l’esame di maturità sono arrivate anche le bufale sulle tracce delle prove in anticipo. Una consuetudine quella di diffondere in rete le tracce fasulle delle prove d’esame nelle ore precedenti l’esame: documenti del tutto uguali a quelli originali, con tanto di logo del Ministero dell’Istruzione, ma rigorosamente falsi nel contenuto. La Polizia Postale tutti gli anni ha messo in guardia gli utenti sull’impossibilità che le tracce siano diffuse in anticipo, anche perché questo significherebbe annullare l’esame.
OGNI ANNO NE INVENTANO UNA – L’anno scorso sono circolate – ricorda Skuola.net – ben due prove false. Quella su Pascoli per la prima prova di italiano e una versione di Seneca per la seconda prova di latino. Nel 2010, prima dell’apertura delle buste, in rete ha iniziato a circolare una traccia su D’Annunzio, prontamente smentita da viale Trastevere che in una nota ha dichiarato che si trattava “di invenzioni che si ripetono identiche ogni anno, prive di qualsiasi fondamento”. E Pascoli e D’Annunzio sono proprio i grandi autori del Novecento che il Ministero non ha mai proposto nell’ultimo decennio – fa notare il portale studentesco ricordando che anche nel 2009 la prima prova ha avuto il suo falso d’autore: rumors sostenevano che i maturandi avrebbero dovuto trovarsi davanti una traccia di Quasimodo con l’analisi di “Ride la gazza, nera sugli aranci”. In realtà il Ministero aveva scelto per gli studenti “La coscienza di Zeno” di Svevo.
IL TOTO-ESAME – E’ talmente alta la tensione per l’attesa, che nelle ore che precedono le prove, molti studenti, e spesso anche molti genitori, setacciano il web alla ricerca di qualche fuga di notizie. Escludendo che si possano trovare davvero le tracce, non rimane che fare ipotesi. Scatta quindi il “Totoesame”: sulla base degli argomenti usciti negli anni passati, si propongono i temi che il Ministero potrebbe scegliere con più probabilità, suggerimenti che comunque possono guidare gli studenti nella scelta degli argomenti da studiare.
