Il generale dei Carabinieri Giampaolo Ganzer “non si รจ fatto scrupolo di accordarsi” con “pericolosissimi trafficanti”. Lo scrivono i giudici di Milano nelle motivazioni della condanna a 14 anni per il comandante del Ros nel processo per presunte irregolaritร nelle operazioni antidroga. Accuse pesantissime, che perรฒ dovranno trovare conferma in altri due gradi di giudizio. Restano, nel frattempo, imbarazzo e incredulitร istituzionali per le gravi responsabilitร attribuite all’alto ufficiale. Il ministro della Difesa Ignazio La Russa non ha lasciato dichiarazioni di nessun tipo. Si impone, scontata la doverosa presunzione d’innocenza, un problema di opportunitร etica e funzionale. Il generale potrebbe essere trasferito ad altro incarico. Pesa il profilo delineato dai giudici, oltre gli illeciti contestati: “Traditore per smisurata ambizione”. E va considerato il contesto operativo delle azioni incriminate: il confine labile che limita l’agibilitร degli infiltrati in operazioni anti-droga in particolare e criminali in genere. In Italia sono vietate le azioni provocatorie. Insomma i Donnie Brasco italiani non hanno la licenza di preparare trappole o costruire occasioni di reato.
Secondo i giudici dellโottava sezione penale di Milano, presieduta da Luigi Caiazzo, il generale “non ha minimamente esitato a dar corso” a operazioni antidroga “basate su un metodo di lavoro assolutamente contrario alla legge, ripromettendosi dalle stesse risultati dโimmagine straordinari per se stesso e per il suo Reparto”. Ganzer, sempre stando alle motivazioni di oltre 1.100 pagine, “non si รจ fatto scrupolo di accordarsi con pericolosissimi trafficanti, ai quali ha dato la possibilitร di vendere in Italia decine di chili di sostanze stupefacenti e ha loro garantito lโassoluta impunitร ”. Tutte cose che in teoria non si potrebbero fare perchรจ in Italia la situazione degli infiltrati รจ diversa per esempio da quella degli americani che spesso si vede poi nei film. Gli infiltrati italiani non sono dei “Donnie Brasco” che possono provocare un incontro per poi arrestare in flagrante, devono attendere o trovare altri modi.
Scrive Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera: A leggere le 1.155 pagine depositate ieri dai giudici per motivare la condanna di primo grado a 14 anni di carcere per traffico di droga del generale Giampaolo Ganzer, cโรจ un Faust a comandare il Ros dei carabinieri: uno ยซscienziatoยป (nellโopera di Goethe, ma in fondo lo รจ anche un investigatore) insoddisfatto dei limiti (qui impostigli dalle norme sulle indagini antidroga), che vende lโanima al diavolo in cambio di conoscenza e potere. Oppure, se allโepica letteraria si preferisce quella sportiva, cโรจ un Pantani in vetta a una delle carriere piรน scintillanti dellโArma: un ufficiale che, benchรฉ nel 1994 avesse ยซgiร risultati brillantiยป e fosse lanciato a ยซoccupare posizioni sempre piรน elevateยป , quando arriva allโAntidroga pratica il doping delle prime operazioni ยซcontrarie alla leggeยป (Cobra, Shipping e Cedro Uno) ยซper assicurare risultati dโimmagine straordinari a se stesso e al suo repartoยป , e poi ยซin parallelo avvia nel rispetto della normativa altre operazioni antidroga (Pilota, Cartagine, Zama, Sinai) con le quali raggiunge risultati altrettanto clamorosiยป.
E ancora:ย Scandaloso accordo Generale dellโantidroga, Ganzer, ma ยซin scandaloso accordo con i trafficanti ai quali รจ stato consentito vendere la loro droga in Italia e arricchirsi con i proventi delle vendite con la protezione dei carabinieri del Raggruppamento operativo Il documento Il dispositivo della sentenza che ha condannato Ganzer specialeยป . Narcos ai quali ยซsono stati fatti ottenere i necessari visti, evitando il prescritto controllo della Direzione centrale antidroga; รจ stato permesso di importare in tutta sicurezza qualsiasi partita di droga in forza di decreti di ritardato sequestroยป (concentrati sul pm bergamasco Mario Conte ora sotto processo) ยซche espressamente ordinavano ai funzionari della Dogana di astenersi da qualsiasi controllo; gli sono stati indicati gli acquirenti; รจ stato fornito ogni genere di assistenza in Italia, pagando loro lโalbergo, scortandoli negli spostamenti, fornendoli di cellulari sicuriยป . Troppo ยซspecialeยป Guardie e ladri ยซin combuttaยป con lโ ยซunico scopo di realizzare clamorosi arresti e sequestri di drogaยป , cioรจ la benzina mediatica che ai primi tempi di gestione Ganzer dello speciale reparto dei carabinieri serviva ad accreditare la ยซlegittima aspirazione ad ottenere speciali risultati nella lotta al crimineยป . Anche a costo che ยซlโappartenenza ad un corpo speciale facesse credere di potere agire con metodo di lavoro specialeยป.
Colleghi e altri incarichi – Ai suoi colleghi che lo chiamano per manifestargli solidarietร e per sapere che cosa farร adesso, ripete quanto aveva giร detto dopo essere stato condannato a 14 anni: “Eseguo gli ordini” . Questa volta Ganzer sa che pur senza un ordine, la sua permanenza al vertice del Ros non appare piรน scontata. Perchรฉ le motivazioni dei giudici milanesi pesano sulla persona, ma soprattutto sul ruolo istituzionale. E lo espongono di fronte ai sottoposti, agli indagati, ai magistrati che hanno delegato indagini al suo reparto. Il generale era consapevole che il collegio non sarebbe stato tenero nei suoi confronti. Ma forse non si aspettava tanta durezza, non credeva che nella sentenza potessero essere formulati giudizi cosรฌ forti, a tratti addirittura sprezzanti.
Ganzer la sua idea lโha sempre espressa chiaramente: “I fatti sono stati travisati. Ma come si fa a sostenere che io mi sarei accordato con i narcotrafficanti? Dove sono le prove? Dove sono i contatti con i criminali?”. E allora sono i colleghi che in tutti questi anni gli hanno sempre manifestato fiducia a sottolineare come “non ci sia bisogno di essere pesanti nellโuso degli aggettivi quando le indagini non hanno raggiunto prove certe e si deve dare sostanza a quello che รจ sempre apparso un teorema”. Si tratta comunque di ufficiali dellโArma, consapevoli che mai le sentenze possono essere messe in discussione “ma devono soltanto essere rispettate, se non si vogliono creare pericolosi precedenti che poi potranno essere sfruttati dai delinquenti veri”. E dunque, proprio nel rispetto di questa decisione dei giudici, รจ possibile che nelle prossime settimane Ganzer venga destinato ad altro incarico.
Reazioni – Il comandante generale Leonardo Gallitelli non gli ha fatto mancare il suo appoggio e il suo affetto. Sono amici da trentโanni, la loro carriera รจ corsa parallela, tra loro non servono molte parole per comprendere quale sia la situazione. Il giorno della condanna a Milano era prevista una conferenza stampa per illustrare i risultati di unโimportante operazione contro la ‘ndrangheta. Fu subito chiaro che i pubblici ministeri non avrebbero gradito la presenza di Ganzer accanto a loro e lui decise di rinunciare. Un imbarazzo che ultimamente si รจ avvertito anche in altri uffici giudiziari, con alcuni magistrati preoccupati che una delegittimazione del generale avrebbe potuto avere effetti negativi anche sulle indagini. Un disagio che si percepisce di fronte al silenzio del ministro della Difesa Ignazio La Russa che ieri ha ritenuto di non dover intervenire pubblicamente per commentare le motivazioni e degli altri politici che non hanno speso neanche una parola di solidarietร nei confronti di Ganzer.
