Si chiama “da Vinci Shdi”, è un robot ed è il protagonista di un importante passo avanti della medicina. Grazie a lui, infatti, è stato eseguito in Italia, a Pisa, il primo trapianto di pancreas al mondo con la tecnica robotica mini invasiva.
L’intervento è stato eseguito il 27 settembre scorso, ma la notizia è stata data solo oggi a pochi giorni dalle dimissioni della paziente.
Ad operare è stata un’equipe formata da decine di medici e infermieri e guidata da Ugo Boggi, direttore della chirurgia generale e dei trapianti nell’Uremico dell’Azienda ospedaliera universitaria di Pisa.
L’operazione è durata tre ore ed è consistita nel trapiantare un pancreas da donatore cadavere a una donna di 43 anni, madre di due figli, residente in Abruzzo, malata di diabete dall’etĂ di 24 anni.
Ad essere sottoposti a trapianto di pancreas, solitamente, sono i pazienti affetti da diabete 1, una forma della malattia che insorge in etĂ giovanile, richiede una continua somministrazione di insulina e costituisce il 10% dei casi di diabete, ma l’operazione tradizionale comporta numerosi rischi. «Con questo intervento – ha spiegato Ugo Boggi – si pone fine a una diatriba durata decenni sull’opportunitĂ o meno di trapiantare il pancreas a causa dell’altissima invasivitĂ dell’intervento chirurgico di tipo tradizionale». Grazie al robot, infatti, si è potuto procedere al trapianto praticando solo tre piccoli fori e un’incisione di appena sette centimetri, attraverso la quale è stato fatto passare il nuovo organo.
*Scuola di Giornalismo Luiss
