
Tre prostitute uccise nel quartiere Prati a Roma. E' caccia al serial killer: ricerche anche su app di incontri (foto Ansa)
Da una chat presente in una piattaforma online utilizzata da Martha Castano Torres, colombiana di 65 anni, per gli appuntamenti con i clienti potrebbe arrivare l’identità del killer che l’ha uccisa giovedì in via Durazzo a Roma. E’ la speranza degli inquirenti che hanno avviato l’analisi anche sui cellulari delle tre prostitute uccise nel quartiere Prati per verificare i contatti avuti prima dei delitti avvenuti a brevissima distanza l’uno dall’altro. Il modus operandi del tutto simile potrebbe far supporre ad una azione premeditata.
Il lavoro della scientifica
Al vaglio degli inquirenti anche eventuali tracce del Dna presenti sui corpi delle donne e nel teatro degli omicidi. Al momento le due vittime asiatiche, con ogni probabilità cittadine cinesi, non sono state identificate e si sta verificando anche la proprietà dell’appartamento di via Riboty.
I pm di Roma hanno affidato alla polizia una serie di verifiche e attività istruttoria con l’ascolto di numerosi testimoni che però non avrebbero fornito un “identikit” dell’aggressore. Nessuna traccia anche dell’arma utilizzata e in questo ambito si stanno passando al setaccio anche i cassonetti dell’immondizia presenti nella zona di piazzale Clodio così come le telecamere di sicurezza.
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