La Procura della Repubblica di Bolzano, a seguito del disastro ferroviario di ieri mattina che a Merano รจ costato la vita a 9 persone e ha provocato 28 feriti, ha iscritto nel registro degli indagati otto persone.
Il procuratore capo Guido Rispoli, che coordina lโinchiesta assieme al sostituto Axel Bisignano, ha voluto precisare che gli indagati non sono ritenuti colpevoli.
Gli avvisi di garanzia emessi dalla Procura riguardano i reati di omicidio colposo, procurata frana e disastro ferroviario. Delle otto persone , sei sono i responsabili di consorzio di bonifica della zona mentre altre due aveva in cura il terreno. Oggi inizieranno gli interrogatori. Perizie, inchieste e accertamenti cercheranno di fare luce sulla sciagura.
Il procuratore Rispoli ha inoltre autorizzato i tecnici a sollevare i vagoni del treno per escludere che vi siano vittime sotto il pianale del convoglio. ยซEโ vero โ ha detto il magistrato โ che al momento non risultano segnalazioni di dispersi, tuttavia รจ necessario escludere qualunque eventualitaยป. Lโimpianto ferroviario, intanto, rimarrร sotto sequestro almeno fino a domani per consentire lโopera dei periti. Per domani รจ anche previsto un sopralluogo dei magistrati sul posto.
Al momento la procura ha giร nominato due periti: uno di loro dovrร occuparsi dellโaspetto geologico della disgrazia, lโaltro dovrร chiarire lo stato dellโimpianto irriguo che sembra allโorigine della tragedia.
Nella vallata il rapporto con il territorio, le frane e lโacqua si perde nel tempo. Da secoli un reticolo di rogge alimenta lโagricoltura ed esistono reperti che risalgono al tempo dei romani con testimonianze di antichi acquedotti adoperati per captare lโacqua piovana e incanalarla verso i campi ricavata sui terrazzamenti lungo le pendici della montagna. Le coltivazioni principali sono i meleti ed i vigneti e rappresentano non solo una voce economica fondamentale ma lโimmagine stessa dellโAlto Adige.
Al centro degli accertamenti e principale indiziato del disastro รจ un tubo di polietilene, del diametro di 63 centimetri, che alimentava una rete secondaria di irrigazione. Le prime ipotesi sulle quali si cercherร di fare luce รจ che il tubo perdesse acqua da almeno un paio di giorni, come sosterrebbero alcune fonti, o che sia scoppiato allโimprovviso, imbevendo talmente il terreno da farlo franare.