PORDENONE – Tre colpi a lui, due a lei. Tutti alla testa, tutti mortali. L’autopsia conferma quello che gli investigatori avevano già intuito: quella di Teresa Costanza e Trifone Ragone, la coppia uccisa nel parcheggio del Palazzetto dello sport di Pordenone è stata una esecuzione.
L’esame autoptico sui corpi di Teresa Costanza e Trifone Ragone è durato circa 10 ore. L’autopsia, eseguita dagli anatomopatologi Giovanni Del Ben e Paolo Fiorentino, ha confermato la dinamica dei fatti già ipotizzata con l’approfondimento radiologico effettuato mercoledì: Ragone è stato centrato da tre colpi di pistola, la fidanzata da due, tutti mortali e al capo. E’ stato possibile recuperare, in perfetto stato, tutti i proiettili sparati, messi ora a disposizione del perito balistico Pietro Benedetti.
Questa circostanza fornisce agli investigatori un elemento prezioso poiché garantirà l’associazione del proiettile all’arma, con assoluta certezza di provenienza, qualora la pistola 7.65 venisse recuperata. Nel corso dell’esame autoptico sono stati anche prelevati campioni organici a disposizione per successivi approfondimenti, come le analisi tossicologiche, qualora la Procura volesse disporle: in questo caso, le risposte non potranno essere fornite prima di alcune settimane. L’autopsia ha infine escluso che la donna fosse in stato di gravidanza. Una evidenza scientifica che va a spegnere una delle tante voci che si erano susseguite nelle ultime ore. .