Non ha sciolto definitivamente i dubbi sulla morte di Silvia Passler, la donna trovata morta nella sua villa a Trigoria, alle porte di Roma, il medico legale che oggi ha effettuato l’autopsia. Un’autopsia complessa terminata in serata, che ha comunque sposato la tesi sinora avanzata dagli investigatori della squadra mobile di Roma che hanno ipotizzato una caduta accidentale della ex hostess in giardino. Ma il medico legale per sciogliere ogni riserva ha chiesto di vedere il luogo dove si sarebbe verificato l’incidente e dove la donna è morta poco dopo. Dopo questo sopralluogo sarà necessario fare alcuni «esami di compatibilità ».
Il corpo di Silvia Passler era stato trovato la notte del 15 aprile scorso nel bagno di servizio della sua villa a Trigoria. Una morte misteriosa che aveva scatenato molti dubbi sul fatto che la donna potesse essere caduta da sola e poi essersi trascinata fino al bagno di servizio, dove è stata trovata senza vita. Ma i sopralluoghi scientifici avrebbero chiarito alcuni punti oscuri come le mancate tracce di sangue tra il giardino, dove si sarebbe verificato l’incidente e dove è stata trovata una pozza di sangue, e il luogo del ritrovamento del cadavere.
Secondo gli accertamenti della polizia infatti, Silvia Passler avrebbe battuto violentemente la testa ad un muretto del giardino e poi si sarebbe avvolta la ferita con un asciugamano preso in piscina. Questo spiegherebbe il fatto della mancanza di tracce di sangue. La donna poi avrebbe addirittura infilato i vestiti intrisi di sangue in lavatrice prima di morire.