Tunisini cercano figli sbarcati a Lampedusa. L'appello della Cgil di Palermo

PALERMO, 1 FEB – ''I governi italiano e tunisino creino un coordinamento ad hoc per dare delle risposte precise alle famiglie tunisine che attendono notizie dei propri cari''. E' l'appello che lancia la Cgil di Palermo che in questi giorni sta dando supporto a una delegazione di sei famiglie tunisine arrivate in Italia sulle tracce dei loro figli, sbarcati nel nostro Paese nei mesi scorsi e mai piu' entrati in contatto con i loro genitori.

La ricerca parte dalla Sicilia: il gruppo, proveniente dalla Tunisia, che si muove in rappresentanza di altri 800 genitori che non hanno avuto mai piu' notizie dei figli, e' stato anche a Caltanissetta e a Catania. ''Stanno facendo il giro dei centri di identificazione ed espulsione e dei centri per rifugiati – racconta Zaher Darwish, responsabile immigrazione della Camera del lavoro – .Sono arrivati 'armati' di centinaia di foto tessera dei giovani ma anche di copie di giornali e di riprese di telegiornali in cui hanno individuato diversi dei ragazzi ora dispersi. Immagini che provano il loro arrivo in Italia, a Lampedusa. Possono essere anche nei Cia, o in carcere, dove non hanno la possibilita' di fare una telefonata. L'80 per cento e' partito in seguito alle rivolte contro il regime scoppiate nel gennaio scorso''.

Domani si terra' a Palermo una riunione nel Centro lavoratori stranieri della Cgil di via De Castro, nel quartiere Ballaro'.

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Daniela Lauria