ROMA, 23 NOV – ''La decisione di Montecitorio e' una privazione della liberta' di stampa. Se giornali e agenzie l'accetteranno, accetteranno un bavaglio vero e proprio. Un bavaglio al teleobiettivo''. Cosi' Umberto Pizzi, tra i piu' noti paparazzi romani, commenta all'ANSA le nuove regole sui fotografi a Montecitorio.
''La Camera non e' un luogo privato – argomenta il fotografo – E' il luogo pubblico per eccellenza. Noi andiamo li' e facciamo il nostro lavoro: nessuno obbliga questi signori a scambiarsi i pizzini, nessuno li obbliga a telefonare in Aula, nessuno li costringe a guardare siti poco consoni sull'iPad. Li' dovrebbero lavorare, non mettersi a giocare''. ''La privacy per una persona pubblica non esiste – prosegue Pizzi – Noi abbiamo il dovere di raccontare quello che succede. Non siamo li' per accontentare i loro desideri. Comunque, se questa cosa andra' avanti, ci troveremo davanti al Garante e vedremo''.