Un cittadino su quattro si vergogna di far parte dell’Italia e il 50 per cento ha un motivo per essere imbarazzato del suo paese. Tra i primi motivi che provocano imbarazzo ci sono i politici e la mentalità italiana.
Sono questi i dati che emergono dal sondaggio “Italiani e senso di appartenenza alla Nazione” realizzato dall’Ispo di Renato Mannheimer in occasione della rassegna “La storia in piazza” che si terrà a Genova dal 15 al 18 aprile.
Dal campione di 800 intervistati “molto rappresentativo” della popolazione italiana, si nota che «il sentimento di identità nazionale è diffuso ma moderato», come spiega Mannheimer.Alla domanda su quale sia la dimensione territoriale ai cui si sente di appartenere di più, il 46 per cento ha risposto lo Stato, il 26 per cento il Comune e il 13 per cento l’Europa.
Nel complesso il senso di appartenenza all’Italia è in lieve calo rispetto al 2004. In particolare, il 69 per cento degli intervistati ha spiegato che, quando pensa allo Stato italiano, gli viene “un sentimento di orgoglio e di appartenenza”, mentre il 33 per cento ha detto di sentirlo “come una cosa lontana che non lo riguarda”. E fra questi ultimi, il 25 per cento ha aggiunto di “vergognarsi di farne parte”.
Nella rassegna “La storia in piazza” che si terrà nel Palazzo Ducale di Genova ci saranno attori, storici, registi e scrittori che parleranno di nazioni, identità, cultura, democrazia ed istituzioni. Tra gli ospiti il grande storico britannico, Donald Sassoon, gli attori Ascanio Celestini e Marco Paolini. La prima edizione dell’iniziativa è dedicata alla “Nascita delle Nazioni” in coincidenza con le celebrazioni per l’anniversario della partenza dei Mille e delle manifestazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia.