MILANO – E' cominciata al settimo piano del Palazzo di Giustizia di Milano l'udienza davanti al gip Stefania Donadeo sulla posizione di Silvio Berlusconi, indagato nella vicenda del passaggio di mano del file con la ormai famosa intercettazione della frase ''abbiamo una banca'' tra Piero Fassino e Giovanni Consorte, ai tempi della scalata di Unipol a Bnl.
Il pm di Milano Maurizio Romanelli, dopo un'iscrizione tecnica nel registro degli indagati per il premier per i reati di concorso in rivelazione di segreto d'ufficio e ricettazione, aveva chiesto lo scorso dicembre l'archiviazione per il presidente del Consiglio, sostenendo che manca la prova che Berlusconi abbia materialmente ricevuto il file con quella intercettazione. Il gip di Milano pero' nelle scorse settimane non ha accolto la richiesta di archiviazione e ha fissato un'udienza per oggi, per far discutere le parti (per il premier ci sono gli avvocati Ghedini e Longo) e poi decidere, dopo aver approfondito la vicenda. Il giudice ha davanti a se' tre possibili decisioni: archiviare le accuse, ordinare al pm nuove indagini oppure ordinare al pm di formulare la richiesta di rinvio a giudizio.
Questa udienza riguarda il solo reato di concorso in rivelazione di segreto d'ufficio, mentre per la ricettazione resta in piedi la richiesta di archiviazione e il gip non ha ancora deciso. E' probabile che al termine dell'udienza il gip si riservi e decida nei prossimi giorni. Per il caso della fuga di notizie sull'intercettazione, il giudice ha gia' mandato a processo il fratello del premier ed editore de Il Giornale che pubblico' l'intercettazione, e il processo e' fissato per ottobre.