ROMA – In dieci anni le immatricolazioni alle Università italiane sono crollate del 17%. Sono “spariti” 58mila studenti. Come se in un decennio fossa scomparsa la Statale di Milano.
Il dato arriva dal Cun, il Consiglio Universitario Nazionale, che sottolinea un calo anche nel numero dei docenti: -22% rispetto al 2006.
L’allarme riguarda anche i finanziamenti: scesi del 5% dal 2009. Anche il numero dei laureati è inferiore alla media Ocse. L’Italia è al 34° posto su 36 Paesi. Da noi solo il 19% degli italiani tra i 30 e i 34 anni ha una laurea, contro una media europea del 30%.
Più di uno studente su tre è fuori corso, mentre il 17,3% non fa esami.
Anche il numero dei dottorandi italiani è inferiore rispetto alla media europea: in Italia abbiamo 6.000 dottorandi in meno, e tra chi sta seguendo un dottorato solo la metà ha una borsa di studio.
Calano anche i corsi di laurea: in sei anni ne sono stati eliminati 1.195. Solo nel 2012 sono scomparsi 84 corsi triennali e 28 corsi specialistici o magistrali. Se all’inizio la riduzione era dovuta ad azioni di razionalizzazione, ora dipende soprattutto dalla riduzione del personale docente.