
ROMA – L’Erasmus è salvo e diventa globale. Dopo le continue minacce di tagli al budget per l’anno accademico 2015/2016 i soldi sono stati stanziati e l’Italia avrà 12 milioni di euro in più. L’Erasmus sarà valido per studenti e professori che vorranno fare esperienze di studio all’estero e non solo in Europa, ma anche negli altri continenti.
Antonella De Gregorio sul Corriere della Sera scrive:
“121 milioni di euro extra, per consentire a un drappello aggiuntivo di 20mila studenti di mettersi alla prova in un sistema universitario di qualunque Paese del mondo. Un gruzzolo che si aggiunge ai 14,7 miliardi di euro stanziati dalla Commissione europea per i programmi relativi a istruzione, formazione, giovani e volontariato per il periodo 2014-2020.
Gli studenti globe trotter riceveranno borse più consistenti dei colleghi che si fermano nel Continente: in media 650 euro al mese, contro 250. Più interessante per chi, per esempio, arriverà da Africa, Canada o Bielorussia: per studiare in Italia riceverà 850 euro al mese (più un contributo per il viaggio)”.
Sara Pagliai, coordinatrice dell’Agenzia Erasmus+ Indire, ha spiegato al Corriere:
“«L’obiettivo del programma è attrarre studenti e docenti verso le università europee, sostenendole nella competizione con il mercato mondiale dell’istruzione superiore e allo stesso tempo ampliare il raggio di destinazioni possibili per gli studenti ed i docenti d’Europa con un apertura verso i Paesi del resto del mondo»”.
A partire dall’anno accademico 2015/2016 cadono le barriere:
“studenti e docenti universitari europei potranno realizzare un periodo di studio o docenza nei cinque continenti e allo stesso tempo le università in Europa apriranno le porte alla mobilità e alla cooperazione con Paesi dal resto mondo. Fino ad oggi, gli universitari potevano contare sul tradizionale programma Erasmus, che schiudeva opportunità per studiare nei 28 Paesi dell’area economica europea (più altri, come la Turchia); sul recentissimo Erasmus+, nato il 1° gennaio 2014, che allargava la platea e incrementava il budget. E sul programma Erasmus Mundus, che metteva a disposizione borse di studio per attirare studenti da Paesi extra Ue”.
Il 15 e 16 gennaio a Milano l’Agenzia Erasmus+Indire presenterà la novità:
“Saranno illustrate le novità e le università riceveranno istruzioni su come predisporre al meglio le candidature per fare accordi con gli altri atenei. Dal 4 marzo i progetti e i bandi dovranno essere disponibili per gli studenti”.
E per l’Italia sono stati stanziati 12 milioni di euro in più:
“Il risultato, per quanto riguarda l’Italia, sarà un budget extra di 12milioni di euro in più (il 9,6% del budget totale) nelle casse delle università da spendere per accompagnare 1.900 studenti in più (ma anche docenti e personale accademico) a realizzare un’esperienza di studio, stage, e/o docenza o formazione in un Paese partner. I fondi sono destinati a coprire sia le mobilità in uscita dall’Italia che quelle in entrata dal resto del mondo”.
