Uno Bianca: dopo 16 anni primo permesso ad Occhipinti per andare alla via crucis

Marino Occhipinti

Marino Occhipinti, l’ex poliziotto della mobile di Bologna condannato all’ergastolo per gli omicidi della banda della “Uno bianca”, ha usufruitodi un permesso di uscita dal carcere di Padova per partecipare ad una Via crucis.

La manifestazione è stata organizzata da Comunione e liberazione a Sarmeola di Rubano (Padova), nella sede dell’Opera della provvidenza di Sant’Antonio.

Occhipinti, giunto nella struttura religiosa in compagnia di alcuni parenti, ha sorretto la croce durante la processione per un breve tratto, avvicendandosi con alcuni detenuti durante il tragitto esterno della Via crucis.

Alla cerimonia hanno preso parte circa trecento persone. Occhipinti, è al primo permesso di uscita dal carcere padovano, dove è detenuto da alcuni anni, partecipando attivamente alle iniziative dell’associazione “Ristretti Orizzonti” ed ai laboratori di artigianato gestiti dalla cooperativa Giotto.

L’ex poliziotto lavora, in particolare, alla realizzazione dei manichini per l’alta moda. Occhipinti non ha voluto parlare con i giornalisti giunti a Sarmeola. Dopo aver incontrato i parenti all’interno della struttura religiosa, ha l’obbligo di ritornare in carcere a Padova entro le 20.

Negli ultimi anni, l’uomo aveva chiesto più volte permessi premio, sempre rifiutati. Quello di oggi è il primo dopo 16 anni trascorsi dietro le sbarre. Il permesso dovrebbe durare in tutto cinque ore e mezza. L’associazione delle vittime della Uno bianca ha fortemente criticato nei giorni scorsi la decisione del tribunale di sorveglianza della città veneta.

La Via Crucis è stata officiata da don Lucio Guzzo, parroco degli Scrovegni. Dietro a lui, seguendo la croce, sono sfilati in silenzio Occhipinti e gli altri carcerati che hanno preso parte alla processione.

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Emiliano Condò