
ROMA – “Pur essendo naturalmente rammaricati, guardiamo con serenità al futuro, in quanto avevamo già predisposto una serie di azioni che ci permettono oggi di proseguire senza dover variare i nostri piani di investimento e sviluppo nelle strutture di qua e di là dall’Oceano”.
Così Franco Gussalli Beretta, Presidente di Fabbrica d’Armi Pietro Beretta, commenta – in una nota – la notizia dell’assegnazione della gara dell’Us Army che ha sostituito la M9 con le Sig Sauer.
“Dopo oltre trent’anni di fornitura ininterrotta, grazie a vari rinnovi dell’appalto originario, l’ultimo dei quali prevede consegne fino al 2018, il nostro gruppo aveva preventivato – prosegue – la concreta possibilità che la gara di quest’anno potesse vedere un avvicendamento, se non altro per una comprensibile logica di alternanza e al netto di qualunque considerazione tecnologica o qualitativa.
”L’azienda monitorerà comunque con attenzione le fasi successive di questo contratto che per sua natura può evolvere in diverse direzioni”. “La M9, prodotta in 4,5 milioni di esemplari e venduta in oltre 50 Paesi, accompagna i militari statunitensi dal 1985. Un risultato che – conclude – in termini di prestigio internazionale ha contribuito alla crescita del nostro Gruppo”.
