
Vaie, arriva in Piemonte il tarlo del fusto: l'insetto killer delle foreste

TORINO – E’ arrivatoย in provincia di Torino il “tarlo del fusto”, lโinsetto killer delle foreste. Il primo caso รจ stato registrato a Vaie.
Anoplophora glabripennis: questo il nome scientifico [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,-ย Ladyblitz clicca qui โCronaca Oggi, App on Google Play] del “tarlo del fusto, l’insetto killer delle foreste,ย un insetto nero con piccole macchie bianche sul dorso e molto simile a uno scarafaggio.
L’insetto รจย ย pericoloso per gli alberi ma innocuo per l’uomo e gli animali domestici. Divora e si nutre di aceri, olmi, senza disdegnare betulle, tigli, pioppi, ciliegi, salici, prunus e altre ancora.
“Visto che ne abbiamo scoperto la presenza in tempo, e il focolaio รจ ancora abbastanza ristretto –ย ย spiegano Pier Mauro Giachino e Paola Gotta, direttore e responsabile sul campo dei trattamenti in corso a Vaie – siamo fiduciosi di debellare questo insetto prima che si allarghi al resto della Val di Susa. Ma รจ molto importante agire presto e bene, seguendo le direttive di ministero dell’Agricoltura e Unione europea, che prevedono il taglio delle piante infette o potenziali ospiti del tarlo nel prossimo autunno, incenerendo poi tutto il legname”.
“Gli altri focolaiย scoperti negli anni scorsi in Lombardia, Veneto e Marche – dice il sindaco Enzo Merini – avevano tutti origini indipendenti. Quindi si pensa che anche qui l’insetto sia arrivato da Cina o Giappone, quasi certamente all’interno di pedane o altri legnami da imballaggio”.
“Purtroppo – sottolinea Merini – per evitarne la diffusione si dovranno abbattere diverse piante. Ed รจย anche essenziale che i cittadini collaborino, segnalando eventuali presenze dell’insetto e attenendosi alle indicazioni degli esperti”.
“Ora in tutta la zona rossa di Vaie รจ proibita la potatura, la piantumazione o il taglio di piante sia in aree pubbliche che nei giardini privati – aggiunge il sindaco -. Ogni operazione del genere dovrร avvenire sotto supervisione degli esperti della Regione che ci seguono con grande impegno e continuitร in questa emergenza che richiederร monitoraggi sul territorio per almeno quattro anni”.