Ancora disattenzione e disinteresse e ancora una valanga, per fortuna senza vittime. L’ultima, in ordine di tempo, si è verificata in Val Gardena dove è caduto un muro di neve largo 50 metri e lungo 400. E’ venuto giù dalla forcella del Sassolungo a causa della disattenzione di un gruppo di escursionisti che poi sono scappati.
Fortunatamente non è stata coinvolta nessuna persona anche perché la valanga non è andata ad impattare sulle piste da sci. I carabinieri stanno ancora cercando gli alpinisti che poi si sono dileguati. La neve che è franata è andata a coprire un’area naturalistica molto nota fra gli alpinisti: la “Città dei Sassi”, una zona in cui si estendono numerosi alberi e rocce.
Secondo la testimonianza di un carabiniere della compagnia di Ortisei, che era in servizio sulle piste del passo Sella, la valanga sarebbe stata provocata da 5 scialpinisti che non sono stati coinvolti perché posizionati a monte, quando la neve si è staccata dalla roccia. I militari hanno iniziato le ricerche, tuttavia non sono riusciti a rintracciare gli escursionisti che hanno fatto perdere le proprie tracce. Gli scialpinisti rischiano una condanna perché questo reato è disciplinato dal codice penale.
Resta molto alto il pericolo in questo periodo a causa dell’alta temperatura, “Finchè rimarrà elevato il rischio valanghe – ha dichiarato un carabiniere – rimarrà alto anche il controllo nei confronti degli scialpinisti, specie dove sono posti i cartelli di divieto”.
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