Dopavano le mucche con sperma proveniente dalla Svizzera per renderle più aggressive e acquistavano foraggio da altre regioni per i bovini destinati alla produzione di fontina dop: sono questi i due principali filoni di indagine che hanno portato all’arresto di 13 persone in Valle D’Aosta. I reati contestati sono associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni della Regione e per frode al commercio.
L’inchiesta, cominciata un anno e mezzo fa, è stata condotta dai Nas di Torino e ha portato in carcere o ai domiciliari 13 persone tra allevatori, veterinari e produttori di fontina.
Secondo gli inquirenti, lo sperma svizzero serviva a rendere più aggressive le mucche che poi si affrontavano nelle “Batailles de reines”, vere e proprie “lotte bovine” molto popolari in Valle d’Aosta; in questo modo la razza pezzata nera castana, tutelata genealogicamente, veniva «contaminata».
Inoltre alcuni allevatori compravano foraggio da fuori valle per le mucche da latte, soprattutto quelle della pregiata razza pezzata rossa, destinate alla produzione di Fontina dop, violando così la procedura standard.
C’è poi un terzo filone di indagine, che riguarda l’abbattimento di capi infetti per mantenere il titolo di allevamento indenne da tubercolosi: quando veterinari e allevatori scoprivano scoprivano questi animali “malati” li abbattevano, in modo da evitare di perdere lo status di «allevamento indenne», con conseguente blocco dell’attività della stalla, e i relativi contributi regionali.
