Il procuratore di Taranto Francesco Sebastio è sicuro: “In due mesi chiuderemo l’indagine” e “l’ipotesi più accreditata è il suicidio”. Sebastio risponde così, in un’intervista al Messaggero, ai dubbi sollevati dal medico legale sulla morte di Pietrino Vanacore, l’ex portiere dello stabile di via Poma dove fu uccisa Simonetta Cesaroni.
“C’é un procedimento penale in corso – spiega il Procuratore – l’ipotesi di reato è istigazione al suicidio. Ma al momento non sono emersi elementi nuovi rispetto alla situazione di qualche giorno fa, quando l’ipotesi prevalente era quella del suicidio”.
Quella dell’istigazione al suicidio, spiega Sebastio, “é solo un’ipotesi operativa che dimostra che non abbiamo tralasciato nulla, nemmeno l’ipotesi più remota”. Intanto procedono spediti sia gli interrogatori di “tutti quelli che avevano avuto rapporti con lui e che lo avevano visto nelle ore e nei giorni prima della morte”, sia “gli esami tossicologici”. I risultati degli esami “saranno fondamentali” per avere certezze sulla sua morte. “Solo se emergono ipotesi di reato si andrà avanti, sennò archivieremo tutto”.