Venerdì della neve: Blizzard, scuole chiuse, catene e Gabrielli superman

Foto Blitz Quotidiano

ROMA – Il 10 febbraio 2012 sarà “il venerdì della neve”: un altro, dopo quello che la settimana prima ha imbiancato il centro Italia e ingolfato Roma. Stavolta però la macchina organizzativa è partita in largo anticipo: Mario Monti ha dato pieni poteri alla Protezione Civile (il suo capo, Franco Gabrielli, è stato nominato “commissario” per l’emergenza). Non solo, il governo ha annunciato che sarà rivista la legge 10 del 2011 sull’operatività in condizioni di emergenza: in pratica, saranno assegnati più poteri alla Protezione Civile.

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha chiuso scuole e uffici (ma alcuni uffici solo dopo le 14). Ma se in Italia tremiamo all’idea della neve, c’è chi se la passa peggio: in tutta Europa le vittime del gelo sarebbero circa 480. E in Ucraina oltre 120 navi sono rimaste bloccate nel ghiaccio.

Previsioni meteo

Si prospetta una nuova emergenza neve al centro e sulle regioni adriatiche. E’ infatti in arrivo questa sera un imponente afflusso di aria siberiana che domani portera’ neve su tutto il centro e in Emilia Romagna. La sera del 9 febbraio e’ previsto il blizzard (vento forte, neve diffusa e temperature basse) sul nordest, Valpadana, Emilia, Lombardia (compresa Milano), e poi sulle regioni adriatiche. Vnerdì ci sara’ tanta neve al al centro ed in Emilia Romagna, ma anche in Campania.

Sabato 11, invece, e’ prevista neve a 100 metri in Campania con forte maltempo, neve forte su Irpinia, Lucania, Puglia e ancora sull’Emilia Romagna e Marche con vera emergenza. Prevista, secondo le previsioni del sito ilmeteo.it, anche la tendenza alla risalita dei fenomeni sul Veneto e Friuli. Quanto a Roma, domani mattina e’ prevista neve a Roma nord, mista alle 10 al centro-Colosseo. Dopo la pioggia tra le 12 e le 16, ci sara’ neve mista dalle 16 e neve dalle 19 alle 4 più consistente a Roma nord fino a 8 cm, e fino a 4-5 cm sul Colosseo tra le 22 e le 4.

Protezione Civile potenziata

In vista di questa nuova possibile emergenza, il premier Mario Monti ha firmato un decreto che assegna al capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, il “coordinamento degli interventi” e “l’adozione di ogni indispensabile provvedimento” per far fronte all’ondata di maltempo prevista per i prossimi giorni sull’ Italia. Lo stesso Gabrielli ha chiesto agli enti locali “di predisporre fin da subito gli interventi preventivi” per ridurre al minimo i disagi per i cittadini.

”Il Governo ha confermato l’intenzione di riesaminare la legge 10 del 2011 sulla Protezione civile al fine di rafforzarne l’efficacia per quanto riguarda l’operativita’ dell’intervento emergenziale”: e’ quanto emerso da un incontro fra Governo, Regioni, Province, Comuni e Protezione Civile.

Assenze giustificate per i dipendenti pubblici

I dipendenti pubblici che domani e sabato staranno a casa per la decisione del prefetto di Roma di chiudere gli uffici pubblici a causa del maltempo saranno normalmente retribuiti e non dovranno quindi utilizzare ferie o permessi. E’ questo – secondo quanto si apprende – l’orientamento del ministero della Funzione pubblica.

Roma

”La previsione della Protezione civile nazionale e’ di 30 centimetri di neve a Roma”. Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno dopo avere incontrato il capo della Protezione Civile nazionale Franco Gabrielli. ”L’ondata di maltempo dovrebbe cessare sabato all’ora di pranzo”, ha concluso Alemanno.

Alemanno ha disposto la chiusura delle scuole e degli uffici pubblici per venerdì 10 febbraio e sabato 11 febbraio a causa delle previsioni meteorologiche che parlano di neve sulla Capitale.In caso di neve a Roma gli automobilisti dovranno montare le catene e non solo averle a bordo. Lo ha disposto l’ordinanza del sindaco che prevede l’obbligo da domani alle 6 fino alle 24 di sabato.

Europa

E’ salito a oltre 480 morti il bilancio degli ultimi dieci giorni di maltempo in Europa, con Italia e Balcani fra le zone piu’ colpite. In Ucraina le vittime del gelo sono state 136 e la situazione e’ in via di peggioramento con le temperature che nel fine settimana dovrebbero scendere a 30 gradi sotto zero. In Polonia sono morte 74 persone, 24 nella Repubblica ceca, 23 in Lituania, 10 in Lettonia, 3 in Slovacchia e una in Estonia. In Russia, dove le temperature vanno dai -22* di Mosca ai -34*C in Iacuzia, nella Siberia orientale, il freddo ha ucciso almeno 110 persone dall’inizio dell’anno, 46 nel mese di febbraio.

Ventitre le vittime nei Balcani del Sud, con oltre 70 mila persone isolate in Serbia, Croazia, Bosnia, Macedonia e Montenegro. In Romania dal 24 gennaio sono morte 41 persone, mentre in Bulgaria si sono registrati otto morti nel villaggio di Bisser.  Il bilancio dei deceduti e’ salito a 16 in Ungheria, 5 in Austria e Francia, 4 in Germania. Nella zona occidentale del continente, i danni maggiori si sono avuti in Italia, con 40 morti dal 1 febbraio.

Ucraina

L’ondata di gelo che sta colpendo l’Ucraina continua a causare disagi, anche nel Sud del Paese. Secondo il ministero delle Emergenze della ex repubblica sovietica, 126 navi sono rimaste bloccate dal ghiaccio nello stretto di Kertch, che divide il Mar Nero dal piccolo Mare di Azov. Kiev ha fatto sapere che “126 navi, di cui 120 straniere, sono rimaste bloccate nello stretto di Kertch” dal ghiaccio formatosi in mare in questi giorni di freddo intenso. Le navi rompighiaccio sono all’opera, ma a causa del maltempo, delle frequenti nevicate e delle raffiche di vento, al momento non è possibile aiutare le imbarcazioni bloccate ad uscire dallo stretto. Inoltre, è stato interrotto il traffico marittimo tra la penisola ucraina di Crimea e la regione russa di Krasnodar. Nella maggior parte delle regioni ucraine, difficilmente si scende al di sotto dei 15 gradi sottozero, ma quest’anno il termometro ha segnato temperature abbondantemente inferiori ai -20, con minime fino a -33. Per l’ex repubblica sovietica, si tratta dell’inverno più freddo degli ultimi sei anni, e tra il 27 gennaio e il 6 febbraio, secondo le stime ufficiali, 135 persone sono morte per assideramento

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Alberto Francavilla