La rete degli Studenti delle scuole medie del Veneto critica aspramente la decisione dell’assessore regionale all’istruzione, Elena Donazzan, di unirsi al boicottaggio dei libri degli autori che hanno firmato nel 2004 l’appello a favore dell’ex terrorista Cesare Battisti.
“La censura dei testi – afferma in una nota il coordinatore regionale gli studenti medi, Marco Zabai – ci riporta ad epoche buie della storia del nostro Paese, e lancia un pericoloso messaggio: se non siete d’accordo con ciò che afferma una persona, cancellate il suo pensiero”. Gli studenti Medi del Veneto esprimono per questo “stupore e indignazione” per l’iniziativa sostenuta dall’assessore provinciale di Venezia Raffaele Speranzon e da quello regionale Elena Donazzan.
“La scuola – prosegue Zabai – è un luogo dove si forma il pensiero critico di noi giovani, dove dovremmo essere chiamati a confrontarci con chi la pensa in maniera diversa da noi avendo come sola regola il rispetto e l’ascolto. Per quanto poi riguarda specificatamente il caso Battisti, si sarebbe dovuto rilanciare un generale approfondimento storico sugli Anni di Piombo, una fase della storia italiana quasi sempre sacrificata nei programmi scolastici, invece che imbracciare il forcone della censura e della messa all’indice”.