Il maxi esodo delle vacanze estive si avvicina, e fa tornare alla ribalta progetti ormai dimenticati per combattere le lunghe code degli automobilisti in viaggio. L’ultima pensata, ricorda il Corriere della Sera, è quella di riaprire entro luglio l’ultimo tratto della A28, almeno nella direzione da Conegliano a Portogruaro. In questo modo si vorrebbe costruire un percorso alternativo all’affollatissima A4.
Quel che stupisce è che il progetto che si vorrebbe rispolverare risale al lontano 1962. Luca Vincenzi, rappresentante di Autovie Venete all’incontro in Prefettura a Venezia in cui sono stati firmati dei protocolli operativi per le emergenze in autostrada, spiega che si sta cercando di fare il possibile per terminare e asfaltare quel pezzo di strada.
Nei prossimi giorni è previsto un incontro tecnico, da cui dovrebbero emergere la conferma che si riuscirà a terminare il tratto e la data di chiusura dei lavori.
Ieri al tavolo si sono riuniti i prefetti di tutto il Veneto, la Polizia Stradale, le concessionarie autostradali e la Regione Veneto, rappresentata dall’assessore alla Protezione Civile Daniele Stival. L’obiettivo dell’incontro era chiarire le competenze di ciascun ente e stabilire un percorso di formazione per i volontari della Protezione Civile, in modo che siano preparati ad affrontare quelle situazioni.
“La sicurezza stradale è un obiettivo fondamentale e abbiamo corso proprio per riuscire a darci un coordinamento per l’estate”, spiega il prefetto lagunare Luciana Lamorgese. “Un’esigenza importante, visto che il Veneto ha 60 milioni di turisti e poi è attraversata dal Corridoio 5, con tutto quello che ne consegue in termini di traffico – aggiunge l’assessore Stival – Con questi numeri, il rischio aumenta”.
Quando sulle autostrade o tangenziali venete si verificano emergenze il cui tempo di risoluzione è superiore alle tre ore, o nei casi in cui le persone coinvolte siano numerose e le condizioni meteo difficili, si attua il protocollo: la regia passa nelle mani dei Comitati operativi per la viabilità (Cov) della Prefettura, che chiederanno alla Protezione civile l’intervento dei volontari per distribuire le scorte di viveri e bevande messe a disposizione dalle società autostradale. Nello stesso tempo partiranno le informazioni per indicare i percorsi alternativi.