VENEZIA – La catena o la corda sono vietate per gli animali di affezione, eccetto che per ragioni sanitarie o di sicurezza documentabili e certificate dal veterinario. Questa la legge approvata dal Consiglio regionale del Veneto il 12 giugno. “Una legge di civiltà”, ha spiegato il relatore Leonardo Padrin (Forza Italia), destinata a superare vecchie mentalità e a creare una cultura di rispetto del benessere animale.
Cani e animali di affezione non potranno più essere sottoposti a strumenti di costrizione, se non per specifiche e accertate esigenze di sicurezza o veterinarie, e dovranno usufruire di appositi recinti di adeguate dimensioni, anche in deroga ai regolamenti urbanistici.
La nuova legge prevede anche che gli animali di compagnia abbiano libero accesso a giardini pubblici, parchi e spiagge, purché tenuti a guinzaglio e con museruola o altri strumenti contenitivi.
Non potranno entrare nelle aree giochi per i bimbi, contrassegnate da appositi segnali di divieto. Potranno invece scorazzare liberamente, senza guinzagli e museruola, negli spazi a loro destinati.