VENEZIA – 'Grazie per essere sponsor delle bellezze di Venezia'. E' questo lo slogan con cui anche il Comune di Venezia, dal prossimo 24 agosto, applichera' ai turisti un'imposta di soggiorno, che, come e' stato illustrato oggi in Comune, risultera' molto strutturata, essendo improntata la sua modulazione ai principi della territorialita' e della stagionalita'.
Si andra', ad esempio, dai 5 euro per hotel e motel a cinque stelle in centro storico in alta stagione ai 3 centesimi di un campeggio a una stella in terraferma e nell' estuario in bassa stagione.
''L'operazione – ha spiegato il vicesindaco, Sandro Simionato – ha provato a essere coerente con due obiettivi sostanziali: il dettato normativo della legge nazionale che ha consentito l' introduzione dell'imposta e l'equita'. Vogliamo mantenere gli stessi standard qualitativi da offrire ai nostri cittadini e ai nostri ospiti e siamo convinti che, rendendo consapevoli i turisti del senso e della motivazione dell'imposta, se non la rendera' bene accolta, quanto meno la fara' comprendere''.
Nell'articolato regolamento che il Comune di Venezia ha elaborato al termine di un lungo confronto con le categorie, sono previste esenzioni e riduzioni, con un provento iscritto a bilancio per il 2011 di 8 milioni, con una prospettiva di 23 milioni per i due anni seguenti. Le cifre ricavate saranno destinate a tre voci: promozione del turismo, interventi di manutenzione, fruizione e recupero di beni ambientali e beni culturali.
Fondamentale l'opera informativa, con gia' 47.400 link internet, come ha sottolineato il direttore generale, Marco Agostini, che parlano dell'imposta di soggiorno veneziana. ''E siamo uno dei pochi Comuni – ha sottolineato Agostini – che ha applicato l'imposta facendo decorrere i sessanta giorni previsti dal Codice del contribuente, per garantire la migliore informazione a tutti i cittadini, italiani e stranieri''.
''Il miglior riconoscimento per il lavoro che abbiamo svolto – ha concluso l'assessore al turismo, Roberto Panciera – e' la dichiarazione del Comune di Firenze, che modifichera' il proprio regolamento a imitazione del nostro''.
