Uno scontrino fiscale di un ristorante ha portato la Questura di Venezia ad individuare il presunto autore della violenza sessuale commessa, il 5 ottobre scorso, ai danni di una prostituta bulgara dopo essere stata sfregiata al volto con una forbice.
In carcere è finito Stefano Pagan, 33 anni, di Chioggia (Venezia), con precedenti per maltrattamenti e violenza sessuale. La squadra mobile è riuscita a rintracciare Pagan grazie ad una serie di indizi. La bulgara, di 22 anni, si era appartata a Marghera con un cliente che le aveva detto di chiamarsi Stefano e di provenire da Chioggia.
L’ uomo, senza alcun motivo, ha estratto all’improvviso dalla tasca una forbice colpendo la giovane al volto, provocandole una lesione permanente alla guancia destra. Poi il cliente l’avrebbe violentata più volte, prima di abbandonarla sulla strada. La donna, dopo essersi fatta medicare, ha denunciato l’aggressione alla polizia dando una descrizione dell’uomo e il modello dell’ auto.
La squadra mobile ha trovato sul luogo dell’aggressione uno scontrino di un ristorante di Chioggia e un’altra prostituta ha detto di aver visto in passato l’uomo nella zona. Nel corso dei controlli a Marghera è stata vista transitare un’auto molto simile a quella descritta dalla vittima, come molto simile all’identikit era l’uomo che la guidava.
Gli agenti hanno così svolto accertamenti sulla persona sospettata che è stata poi riconosciuta dalla vittima. In base agli elementi raccolti il gip Daniela De Fazio su richiesta del pm Carlo Nordio ha emesso un provvedimento restrittivo eseguito dalla Mobile di Venezia in collaborazione con il commissariato di Chioggia.