Christian Xavier Bastos, si è impiccato dentro la storica locomotiva del parco di San Donà del Piave. Mia Manzatto, testimone che ha rinvenuto il corpo, racconta: “La gente guardava e non faceva nulla. Sono rimasta allucinata dall’indifferenza di tutte quelle persone”. E prosegue: “Ad un certo punto ho sentito una signora urlare che c’era qualcuno impiccato nella locomotiva. Mi avvicino e c’era un uomo che lo indicava alla figlia. Quando ho detto che bisognava chiamare i soccorsi la risposta che mi ha dato è stata che non aveva credito nel cellulare”.
La signora Manzatto spiega che la gente presente nel parco è rimasta impassibile, forse smarrita da quanto accaduto, e di essere stata l’unica a sentire il polso del ragazzo: “le mani erano fredde, ma il corpo sembrava caldo. Mi chiedo perchè nessuno abbia fatto nulla, perchè non si è corsi al Pronto soccorso, raggiungibile anche a piedi? L’indifferenza è ovunque”.
Dietro la tragedia si nasconde una storia di depressione che ha portato il giovane Xavier a decidere di farla finita. Arrivato in Italia nel 2004 dal Brasile, aveva vissuto a Jesolo con la famiglia. Nel novembre 2009 si era trasferito a Mussetta di San Donà dove condivideva un appartamento con un amico. Era impiegato come magazziniere, aveva una fidanzata e degli amici ma la depressione aveva cominciato a manifestarsi. Su consiglio di uno psicologo si era rivolto al Centro d’igiene mentale, e avrebbe avuto un appuntamento proprio ieri. Ma non c’è mai andato. Ha scelto di togliersi la vita. Prima però un messaggio alla fidanzata, che si è messa insieme agli amici sulle sue tracce.
*Scuola di Giornalismo Luiss
