ROMA – E’ stata decisiva la testimonianza delle commesse di Tezenis di Porta di Roma per arrivare agli arresti domiciliari per Vera Emilio, la responsabile del negozio che picchiò il 27 dicembre 2010 la commessa Sara inneggiando al Duce. Le tre commesse che si sono decise a parlare in un primo momento si erano rifiutate di testimoniare per paura di perdere il lavoro.
La ragazza, che aveva protestato perché in busta paga non c’erano gli straordinari, fu aggredita a calci e pugni e trascinata per i piedi in un camerino del negozio di abbigliamento, dove fu costretta a firmare una lettera di dimissioni. La giovane, assunta da due mesi, aveva un contratto fino a fine febbraio 2011.
Secondo quanto riferito dagli investigatori, Sara si sarebbe lamentata fin dalla prima busta paga, diventando cosi’ una dipendente scomoda per la titolare del negozio. Ne sarebbe seguito un mese di litigi, insulti e intimidazioni, fino all’aggressione. Emilio, 38 anni, accusata di estorsione e minacce, nega tutto e ha detto che chiarira’ ogni cosa in tribunale, sempre secondo quanto riferito.
