Si presenta alla partita di calcio della domenica come sempre con il suo velo a coprirla i capelli, ma questa volta l’arbitro le chiede di toglierlo, lei si rifiuta e così l’uomo sospende la partita: è accaduto a Vercelli, durante la partita tra l’Accademia Torino e la Fc Pro Vercelli, nel campionato femminile Under 19.
Protagonista suo malgrado della vicenda Maroua Morchid, 16 anni, calciatrice della Pro Vercelli femminile.
Mancavano 5 minuti al fischio finale quando Maroua Morchid ha fatto il suo ingresso in campo col hijab a coprirle il capo.
Il direttore di gara le ha chiesto di toglierlo, pare perché preoccupato per l’incolumità della ragazza che attaccato al velo aveva anche uno scaldacollo.
“Dopo lo sgomento e lo stupore iniziale, alle richieste di chiarimento da parte di tutte le calciatrici e dei nostri dirigenti, Domenico Limardi e Laura Sartirana, l’arbitro ha deciso di fischiare la fine dell’incontro”, racconta la Pro Vercelli.
La società calcistica su Facebook “condanna fermamente l’episodio” ed “esprime la massima solidarietà e vicinanza a Maroua e ringrazia la Società Accademia Torino per la vicinanza umana e la solidarietà sportiva espresse sin da subito”.