Verona. “Hanno sedato mio figlio autistico per cercare la droga”. Polizia nega

VERONA – “Era autistico e l’hanno scambiato per uno spacciatore. Lo hanno sedato e portato in ospedale per cercare la droga”.  E’ l’accusa di una donna di Verona, madre di un ragazzo di 19 anni, di Verona. Accusa che arriva nei giorni delle polemiche sull’operato della polizia nella vicenda del bambino di Cittadella e che la polizia respinge seccamente per bocca del Questore di Verona  Michele Rosato parlando di un intervento dovuto solo alla richiesta di alcuni passanti che avevano visto il giovane molto agitato e aveva comportamenti violenti; giovane che era risultato privo di documenti o altre indicazioni relative all’eventuale suo stato di salute.

Il caso, risalente al 22 settembre scorso, racconta l’Ansa “è nato dal racconto fatto dalla madre, originaria del Camerun, a ‘Repubblica’, che cita un referto del medico di guardia dell’ospedale di Verona in cui si dice che il collega del 118 e gli agenti gli hanno posto ”il problema di ingestione di ovuli”. ”Una pattuglia – ha dichiarato al quotidiano il dottor Massimo Montinari, che ha in cura il ragazzo – lo ha considerato come un trafficante di droga. Come è possibile che non si siano accorti che si trattava di un ragazzo autistico?”.

”Non e’ vero – dice oggi il questore Rosato – che il giovane è stato sedato per trovare gli ovuli, semplicemente nelle condizioni in cui è stato trovato non poteva essere trasportato all’ospedale ne’ con l’ambulanza, ne’ con l’auto della Volante”.”Siamo intervenuti in una strada di Verona – spiega – perché un cittadino ci ha segnalato che un ragazzo di grossa corporatura aveva comportamenti violenti. Gli agenti hanno accertato che il giovane era in forte stato di agitazione, non aveva documenti e nemmeno un biglietto con indicato un numero cui rivolgersi in caso di emergenze”.

”La prassi – sottolinea Rosato – è questa per chi non sta bene di salute. Quindi gli agenti diligentemente hanno allertato il 118”. ”Con altrettanta professionalità e celerità – aggiunge – i sanitari sono intervenuti e per calmare il ragazzo che era molto agitato. Una diagnosi di autismo non è certo possibile da fare all’istante, anche per un medico, quindi il giovane è stato sedato e trasportato in ospedale dove sono stati fatti gli accertamenti del caso. L’aspetto medico poi lo lascerei commentare ai sanitari veronesi che sono molto competenti”.

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Emiliano Condò