ROMA – ''E' giusto invocare la Costituzione, ma nel suo spirito originario e nei suoi principi fondanti. Introdurre una aggravante per omofobia nei reati penali non avrebbe significato assolutamente offrire una protezione privilegiata agli omosessuali, ma rispettare nella sua interezza l'articolo 3''.
L'oncologo Umberto Veronesi, intervistato da Repubblica, condanna lo stop alla legge contro l'omofobia deciso ieri alla Camera.
''Se in un reato c'e' una forma di accanimento per ragioni di omofobia – sostiene – e' giusto riconoscerla''.
Considerare l'omofobia come aggravante e' importante ''per un motivo educativo'', spiega l'ex senatore indipendente del Pd.
''Il mondo avanzato sta progressivamente accettando dal punto di vista culturale l'idea dell'omosessualita'. L'Italia non puo' fare un passo indietro in questo processo. Rischieremmo di diventare un'appendice turistica del mondo civile''.
Per Veronesi in Italia ''esiste un allarme intolleranza. La radice e' sempre la stessa: la paura del diverso che si esprime in varie forme''. Accanto alla legge, ''esiste un'unica arma per scacciare gli integralismi: la cultura del pensiero razionale. I giovani devono essere educati a un pensiero tollerante e solidale''.
