VIAREGGIO (LUCCA), 20 AGO – Sono scaduti i termini di sei mesi di custodia cautelare in carcere per Massimo Remorini, il piccolo imprenditore viareggino di 53 anni che si trovava nel carcere di San Giorgio a Lucca in seguito alla scomparsa delle due donne di Torre de Lago, Claudia Velia Carmazzi, 50 anni, e la madre Maddalena Semeraro, 80 anni. La scomparsa circa un anno fa da un campo a Torre del Lago dove le due donne vivevano in una roulotte.
Remorini era stato accusato dopo le dichiarazioni del figlio e nipote delle donne scomparse, David Paolini: le accuse sono di sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia aggravati e continuati, soppressione e distruzione di cadavere. Detto lo ''zio'', Remorini era stato accusato anche di circonvenzione di incapace e appropriazione indebita. L'uomo curava gli interessi delle due donne e gestiva perfino i loro conti correnti ed e' stato ritenuto responsabile anche della vendita a prezzi stracciati di loro due abitazioni. Insieme all'uomo nella vicenda sono indagati la badante di una delle donne, Maria Casentini, 50 anni, e Francesco Tureddi, un collaboratore di Remorini, l'avvocato Giunio Massa. I legali di Remorini, Carlo Di Bugno e Giorgio Paolini hanno avuto la comunicazione della scarcerazione del loro assistito predisposta dal Gip del Tribunale di Lucca, Marcella Spada Ricci. L'uomo sara' sottoposto all'obbligo di firma.
