Zlatan Vasiljevic insieme a Lidia Miljkovic (foto Ansa)
Una lettera anonima di “avvertimento” a Lidia Miljkovic era stata trovata nella cassetta della nuova abitazione che lei e il nuovo compagno stavano acquistando a Vicenza. La lettera era arrivata tre giorni prima del duplice femminicidio commesso dal sul ex marito Zlatan Vasiljevic.
A raccontare della lettera è stato il nuovo compagnodi Lidia Daniele Mondello. Il testo, scritto in una calligrafia quasi incomprensibile, avvertiva Lidia a “non andare in giro” ed era firmato “una tua amica”
Per Mondello la lettera è una sorta di minaccia non solo per Lidia ma per tutta la famiglia, perché diceva sostanzialmente di non andare in giro tutti insieme, o che con lei ci fosse sempre qualcuno”.
Lidia Miljkovic è stata uccisa a Vicenza dall’ex marito Zlatan Vasiljevic. L’uomo ha commesso un doppio femminicidio. Prima di sparare all’ex moglie aveva ucciso anche l’attuale compagna, Gabriela Serrano. Dopo essere fuggito, l’uomo ha anche esploso due granate. Alla fine, il 42enne bosniaco si era suicidato in una piazzola di sosta della Tangenziale Ovest di Vicenza.
Nei confronti di Zlatan Vasiljevic era stata emessa una “prognosi favorevole circa la futura astensione dalla commissione di altri reati”. Per questo aveva goduto di uno sconto di pena e la sospensione condizionale. A scriverlo è la Corte d’Appello di Venezia. Si tratta della motivazione della sentenza di secondo grado del processo per maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti del duplice femminicida di Vicenza.
La decisione si è basata su una relazione del Servizio dipendenze dell’Ulss 8 di Vicenza. La relazione è stata scritta al termine di un periodo di trattamento terapeutico e rieducativo di Vasiljevic presso l’associazione “Ares”, tra il 2019 e il 2020. “La valutazione finale è positiva – attestano i giudici d’appello – evidenziandosi una condizione di astinenza iniziata almeno un anno prima, senza ausilio di terapia farmacologica”.
La ministra della Giustizia Marta Cartabia ha chiesto ai suoi ispettori di avviare approfondimenti per accertare la ragione della motivazione adottata dalla Corte d’Appello di Venezia.