Identificato dalla polizia il killer che l’ 11 maggio scorso uccise al rione Sanità il pregiudicato Mariano Bacioterracino, resta da chiarire – per gli inquirenti – la posizione dell’ uomo indicato nel video diffuso dalla Procura come il “palo”.
«Ho letto sui giornali che si è dichiarato estraneo – ha detto il procuratore di Napoli, Giandomenico Lepore, rispondendo alle domande di un giornalista prima della notizia della identificazione del killer – ma dalle prime immagini sembrava un palo, e tale era per noi. Le immagini – ha aggiunto il Procuratore – sono servite a farlo venire fuori e ad identificarlo». Al giornalista che gli ha chiesto se le forze dell’ ordine avessero indagato sul presunto “palo”, prima che la Procura diffondesse attraverso i mass-media il video nel quale è ritratto all’ esterno del bar dove fu ucciso Bacioterracino, Lepore ha replicato:«Lo abbiamo fatto, ma per sei mesi nessuno ha parlato. Sentiremo quell’ uomo – ha concluso il Procuratore – e vedremo che cosa ci dirà».
L’ uomo indicato come il “palo” del killer è Salvatore Aiello, 39 anni, incensurato, dipendente comunale, e si è detto del tutto estraneo all’ omicidio. Vive al Rione Sanità, ed è conosciuto anche dal titolare del bar, che aveva dichiarato ai giornalisti di conoscerlo ed aveva escluso ogni suo coinvolgimento nell’ omicidio. «Stavo aspettando mia figlia per andare a fare degli acquist», ha detto Salvatore Aiello ai giornalisti.
Ad avvertirlo della sua presenza nel video-choc diffuso dalla Procura e ripreso dai Tg e dai siti Internet sono stati alcuni parenti che risiedono in Germania e gli hanno telefonato. Aiello si è rivolto ad un avvocato e sta valutando le iniziative da assumere.
