MILANO – Il nomade fermato in Ungheria per aver ucciso il vigile urbano Niccolo’ Savarino a Milano avrebbe solo 17 anni e il suo vero nome sarebbe Goico Nicolic, mentre Goico Jovanovic sarebbe suo fratello maggiore. E’ quanto sostengono i suoi familiari, che nei giorni scorsi hanno preso contatti con la Procura di Milano attraverso legali. Oggi il nomade, nell’udienza davanti alla magistratura ungherese, ha chiesto di essere consegnato alla magistratura milanese per essere processato in Italia.
Davanti ai magistrati ungheresi che hanno comunicato formalmente al pm di Milano Mauro Clerici l’arresto di Goico, si e’ tenuta la procedura di identificazione nel corso della quale il giovane ha fornito i documenti relativi a due ‘alias’ che ha al momento, tra cui proprio quello di Goico Jovanovic, 24 anni e passaporto tedesco. Nel corso dell’udienza, al giovane e’ stato chiesto in pratica soltanto se volesse o meno essere consegnato alla magistratura milanese che ha emesso un mandato d’arresto europeo e il nomade ha risposto: ”si”’.
Da quanto si e’ saputo, per l’estradizione in Italia ci potrebbero volere a questo punto anche una decina di giorni, mentre l’autopsia sul cadavere del vigile sara’ probabilmente effettuata tra un paio di giorni, anche se al momento non c’e’ una data formalmente fissata. I familiari hanno fatto sapere agli inquirenti che Goico e’ minorenne e compira’ 18 anni a maggio. Il giovane di origine serba si chiamerebbe, sempre a detta della famiglia, Goico Nicolic e sarebbe nato a Parigi mentre la madre si trovava in carcere e avrebbe preso proprio il cognome della madre. Il fratello Goico, invece, avrebbe preso il cognome Jovanovic dal padre. A carico del giovane fermato in Ungheria ci sono molti elementi che definiscono la sua responsabilita’ nell’omicidio, tra cui diverse intercettazioni.
Quando il nomade verra’ portato in carcere a Milano, pero’, la difesa puntera’ certamente sull’esame della sua esatta eta’, attraverso una radiografia ossea e soprattutto chiedera’ che venga recuperato il certificato di nascita. Accertamenti che, da quanto si e’ saputo, interessano anche alla Procura per avere la certezza della maggiore eta’. Se davvero infatti venisse fuori che Goico e’ minorenne la vicenda giudiziaria passerebbe al Tribunale dei Minori: Goico non andrebbe in carcere ma in un istituto penitenziario minorile con pene certamente inferiori, rispetto all’ergastolo che rischia ora, poiche’ e’ accusato di omicidio volontario con due aggravanti e in concorso con un altro reato (resistenza a pubblico ufficiale). Intanto, gli inquirenti sono anche ‘a caccia’ dell’uomo che ha favorito la fuga di Goico: non l’altro giovane che era a bordo del Suv con lui, ma un altro soggetto che ha pianificato la rete di contatti e appoggi per la fuga.
