Milano, Vigili del fuoco protestano: per risparmiare si usano volontari

MILANO – Vigili del fuoco in stato di agitazione a Milano: per puntare a una cura dimagrante del budget, denunciano i sindacati di categoria locali, si sta facendo sempre più ricorso ai volontari. Una situazione pericolosa, spiegano, che rischia di rivoluzionare il servizio di sicurezza contro roghi ed emergenze di vario genere.

Solo per citare alcuni esempi, spiegano le rappresentanze Cgil, Cisl, Uil e Usb del comando di Milano, in stato di agitazione ormai da oltre un anno contro il dirigente provinciale: “Il 26 dicembre nel turno diurno, e nel successivo turno notturno del 27, metà personale della sede di Legnano è stato sostituito da volontari, di cui uno con mansione addirittura di autista di automezzo speciale”. Questo tipo di episodi, spiegano i sindacati, non sono isolati: “C’è stato un precedente in altre sedi del comando (Desio, Seregno, Rho), dove nel mese di febbraio dell’anno scorso, avvenne la sostituzione con volontari all’interno delle singole sedi di professionisti”.

Il timore dei Vigili del fuoco è chiaro: “Il fatto che a distanza di mesi si ripeta la stessa anomalia, conferma la volontà del comando di perseguire la politica cara all’ex titolare del ministero dell’Interno, cioè mettere sempre più in un angolo la componente professionista dei VVF, per dare maggior spazio a quella volontaria, senza considerare il lato professionale, ne quello economico”. Dal punto di vista professionale, i volontari hanno solo un corso di 120 ore alle spalle, a differenza di un professionista che conta almeno sei mesi di lezione. Da quello economico, i volontari vengono retribuiti con la stessa paga dei professionisti, ma a cottimo oppure solo per le ore di intervento.

Altra difficoltà denunciata dai Vvff meneghini sono i “ripetuti movimenti di personale da una sede all’altra, senza considerare l’organizzazione generale del comando e le sue peculiarità”. Il rischio di questo tipo di azioni senza adeguata pianificazione mette a rischio la completezza dell’organico: “Sarebbe stato sufficiente visionare il servizio delle date in questione per verificare la drastica riduzione del potenziale di soccorso dell’intero comando di Milano”. Una “svista” giudicata “politica” dai sindacati, prima identificabile con la linea politica di un partito che era la vertice del Ministero dell’Interno e ora perseguita anche con i responsabili di una compagine governativa cosiddetta ‘tecnica’”. Per ora i pompieri meneghini stanno a guardare le prossime mosse, ma non rinunciano a far sentire – se necessario – la loro voce.

 

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luiss_vcontursi